Martedì 23 maggio Libera e Altritasti invitano tutti gli astigiani a una manifestazione a 25 anni dalla strage di Capaci.
Il 23 Maggio 1992, Giovanni Falcone e la moglie Francesca, di ritorno da Roma, atterrano a Palermo con un aereo dei servizi segreti partito dall'aeroporto romano di Ciampino alle ore 16,40. Tre auto, una Croma marrone, una bianca e una azzurra li aspettano. È la scorta di Giovanni, la squadra affiatatissima che ha il compito di sorvegliarlo dopo il fallito attentato del 1989 dell'Addaura ...
Ma poco dopo aver imboccato l’autostrada che congiunge l’aeroporto alla città, all’altezza dello svincolo di Capaci, una terrificante esplosione (500 kg di tritolo) disintegra il corteo di auto e uccide Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
La fine di Giovanni Falcone potrebbe essere letta come una sconfitta dei giusti e dello Stato, come la fine di una speranza.
In realtà la sua morte ha rappresentato l’inizio di una vera rinascita della società civile, che ha spinto le istituzioni statali a sferrare nei confronti della mafia un attacco tale da ridurre quasi al tappeto Cosa nostra. Tutti i più grandi latitanti, tranne Matteo Messina Denaro, sono oggi in prigione e l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine non conosce soste.
Oggi Giovanni Falcone è il punto di riferimento, assieme a Paolo Borsellino, di chi crede in una giustizia che può schiacciare la sopraffazione mafiosa, i loro clan e i loro affiliati.
Per questo Giovanni Falcone ancora oggi vive.
E per questo occorre ricordarlo, anche ad Asti e nell'intera nostra provincia e regione.
Per questo Libera e Altritasti organizzano per martedì 23 maggio un momento itinerante di ricordo e di riflessione sulla Strage di Capaci e sulle stragi che hanno colpito la storia del nostro paese: testimonianze, letture e riflessioni con la partecipazione di autorevoli rappresentanti delle Istituzioni e delle autorità di PS.
La cittadinanza è invitata a rinnovare attraverso la memoria il proprio impegno contro le mafie e l’illegalità.
È importante, però, che l’azione non si fermi. Qualsiasi indecisione o allentamento della tensione giova a Cosa nostra. Per questo è fondamentale l’impegno delle istituzioni e, soprattutto, la vigilanza della società civile.
Spetta a tutti noi e ai giovani che saranno i protagonisti del domani, mantenere alto l’esempio lasciato da Giovanni Falcone e fare propria la lezione di legalità, di professionalità e di amore per lo Stato che il magistrato ci ha lasciato.
PROGRAMMA:
ore 18.00 Commemorazione ufficiale, saluti istituzionali e testimonianze in sala consiliare (Piazza San Secondo);
ore 19.00 Ricordo e letture pubbliche (piazzetta giardini Alganon);
ore 19.30 Spazio Fuoriluogo: testimonianze e chiusura commemorazione.