di Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
L'annunciato dispiegamento di soldati italiani alla diga di Mosul è una follia. Receda il governo da questa insensata e illegale, stoltissima e scelleratissima decisione.
Il governo non precipiti l'Italia nell'abisso della guerra e del terrore ...
L'Italia operi invece contro la guerra e contro il terrorismo, per il disarmo e la smilitarizzazione, per la pace con mezzi di pace, per la protezione dei diritti umani con strumenti coerenti e adeguati, per un'azione di polizia internazionale che è l'esatto contrario della guerra.
Non soldati ed armi occorre inviare nei luoghi sconvolti dalle guerre, dalle dittature e dal terrorismo, ma aiuti umanitari che salvino le vite, corpi civili di pace che salvino le vite, e risorse a sostegno della costruzione di esperienze di difesa popolare nonviolenta che salvino le vite, risorse a sostegno del ripristino dei servizi essenziali e di un'amministrazione civile funzionante che salvino le vite; ed insieme a questo occorre un forte sostegno politico e reali incentivi materiali al dialogo, alla cooperazione ed alla riconciliazione tra tutte le parti in conflitto disponibili a convergere su un impegno comune per la pace, la democrazia, la legalità, il rispetto dei diritti umani e dei popoli.
Non un intervento militare, ma un'azione politica e diplomatica che isoli i terroristi e salvi le vite.
Non ulteriori atti di guerra, ma un'opera di contrasto politico ed economico che costringa i governi complici dei terroristi - dalla Turchia all'Arabia Saudita, dal Kuwait al Qatar - a cessare di sostenerli.
Non alimentare la catena del terrore, ma opporsi al terrore con l'iniziativa civile, giuridica, politica, certo anche di polizia, ma altresì culturale e sociale, ed innanzitutto e decisivamente: umanitaria e nonviolenta, di aiuto materiale alle vittime, intesa a salvare le vite anziché a distruggerle.
L'annunciato dispiegamento di soldati italiani alla diga di Mosul è una follia.
Receda il governo da questa insensata e illegale, stoltissima e scelleratissima decisione.
Il governo non precipiti l'Italia nell'abisso della guerra e del terrore.