A cura di Mario Malandrone, Elena Pascali e Roberto Zanna per il Forum astigiano per il Disarmo.
In occasione dell’iniziativa organizzata dal Comune di Asti il 12 ottobre 2013 “Le Piazze della Pace”, Don Renato Sacco (Coordinatore nazionale di Pax Christi), invitato dal Forum astigiano per il Disarmo, ha incontrato alcuni studenti delle scuole superiori astigiane e toccato alcuni temi nevralgici ...
Perchè l’impegno contro la guerra è “disarmante”?
Don Renato parla da subito della sua esperienza dei conflitti: Sarajevo, Kabul e Sierra Leone.
“E' importante, prima di parlare di impegno per la pace, capire cosa è la GUERRA.
Io sono di Cesara, un paese tipo quello di Heidi, stamattina dalle mie parti si respirava già l’aria di neve e il freddo. Ragazzi, dovete sapere che la guerra a Sarajevo è stata anche soffrire il freddo. Per tutti gli anni che è durato l'assedio le persone come voi - ragazzi, bambini, mamme - hanno vissuto all’aria aperta senza vetri.
Sono poi stato a Kabul, voi sapete che quasi ogni madre ha perso un figlio in una gravidanza ? Che molte sono morte per condizioni igieniche precarie perchè la sanità non esiste ?
Anni fa invitai a una marcia della pace dei ragazzi della Sierra Leone. Verso mezzanotte sentimmo scoppiare i botti di capodanno e al rumore dei botti, i ragazzi fuggirono. Il loro educatore impiegò un po' a tranquillizzarli, questi ragazzi erano parte di un progetto di recupero di Bambini Soldato: fanciulli e giovani strappati alle famiglie con la forza e arruolati in guerra per sparare e uccidere. Adesso questi ragazzi hanno recuperato una vita normale, ma è bastato un piccolo botto a risvegliare quel dramma. Un piccolo gesto ha risvegliato in loro la guerra.
Perchè impegnarsi contro la guerra?
“Guardate quest’immagine ... E’ un aereo che vola a 2000 km/h, decollo verticale ... ha un casco che costa 2 millioni di euro, sul suo visore vengono proiettati i dati, gli obiettivi da colpire. E' bello, è affascinante ? Certo se vi offrissero un lavoro per progettarlo, lavorarci in questi tempi di crisi, direste no ? Però è uno strumento di morte. Ognuno di questi aerei costa 120 millioni di euro. Quante cose posso comprare con 120 millioni di euro ? Quante apparecchiature per la TAC posso comprare ? Pensate quante lavagne, attrezzature e computer potreste comprare per la vostra scuola con 120 millioni di euro.
Il nostro Stato ne ha ordinati 90 di questi cacciabombaridieri.
Riflettete su tutto questo, informatevi. Usate la vostra intelligenza per la vita, non come strumento di morte. Ogni giorno la Guerra in Afghanistan ci costa 2 millioni di euro. Cosa potevamo fare con quei soldi ? Potevamo usarli per la vita, vedo scritto su questo volantino astigiano di Tempi di Fraternità: "IL TEMPO E' DENARO MA LA VITA VALE DI PIU'.
In questi giorni si parla del funerale di un signore di 100 anni, sapete chi era ? L'ufficiale tedesco responsabile, il 24 marzo 1944, della morte di 335 persone .... lui ha sempre detto che ha solo obbedito agli ordini. Oggi mi hanno dato in mano questo microfono, chi è responsabile di ciò che dico ? Solo lui che mi ha dato il microfono in mano ? No siamo tutti responsabili delle scelte che facciamo. In un paese di nome Cameri stanno per costruire questo Caccia bombardiere chiamato F35 e un pilota che lo usa e sceglie di sganciare un ordigno è responsabile della sua scelta, insieme a chi lo costruisce. Questo aereo trasporta ordigni nucleari, è uno strumento di morte, serve per fare la Guerra”.
Il 24 marzo, una data storica ?
“C'è un altro 24 marzo, di cui vorrei parlarvi !
Il 24 marzo 1947 l'Italia (non io, non i pacifisti, non l'assessore o il Sindaco di Asti) approvava l'articolo 11 della Costituzione: l'Italia ripudia la guerra ...”.