di Silvana Bellone.
E' trascorsa una settimana da quando se ne è andato Don Andrea Gallo e sento il bisogno di ricordarlo pensando ai beni comuni, tema fondamentale per il quale lui era solito lottare sempre in prima linea. In particolare vorrei ricordare la vigilia del referendum per l'acqua pubblica ...
Qui ad Asti c'era stato veramente un lavoro frenetico; tantissime persone, anche con idee politiche diverse, erano state capaci di coagularsi in una unica rete composta da ben 67 organizzazioni provinciali, si erano ritrovate insieme a raccogliere firme, unite in nome di un bene comune fondamentale come l'acqua.
Alla vigilia del referendum tutti eravamo un po' in ansia: "la gente sarebbe andata a votare ?".
Quell'ultima sera accesi il computer e nella posta trovai un video; c'era Don Gallo che, sul sagrato della cattedrale di Genova, insieme ad un altro sacerdote, parlava - alla gente - di acqua e di referendum e della necessità di difenderla a tutti i costi. Aveva la bandiera azzurra sulle spalle e parlava con grande fervore. Il suo discorso terminò con queste parole "domani nessuno dovrà entrare in chiesa se prima non sarà andato a votare ...".
Un cristiano in prima linea, che invitava tutti (ma in particolare i cristiani) a difendere l'acqua, un bene essenziale del creato, stando in prima linea.
Ho terminato in questo periodo un suo libro intitolato "Il Vangelo di un utopista", che contiene le preghiere di un utopista che vorrei elencare perchè mi sembrano molto significative:
1° il Padre Nostro
2° i primi 12 articoli della Costituzione
3°"Bella ciao", "Smisurata preghiera" di De Andrè.
Grazie Don Gallo per la tua umanità, la cittadinanza militante, l'attenzione costante agli ultimi.
Grazie Don Andrea, per tutto ...