La Resistenza. Ai giorni nostri ...


di Silvana Bellone.


Il 25 Aprile ho partecipato al corteo di Asti per ricordare il giorno della Liberazione e per ricordare tutti quei ragazzi morti per un ideale: la libertà. Non ho voluto portare bandiere, di nessun tipo, di nessun colore; ho voluto essere presente come antifascista, come persona libera ma cosciente di aver fatto poco per ottenere questa libertà ...

Mi sono ritrovata libera; posso parlare, discutere, contestare ... posso andare dove voglio, leggere quello che mi pare; ma se questa libertà non ci fosse ?
A volte ci penso: noi tutti diamo per scontate troppe cose. E' normale per noi essere liberi, ma questa libertà potrebbe anche non esserci oppure scomparire.
Ecco perchè dobbiamo ricordare e raccontare, narrare le vicende di ragazzi che vivevano normalmente la loro vita e ad un certo punto si sono "svegliati" - come dice il canto - si sono resi conto della situazione non più accettabile e sono partiti, lasciando le occupazioni di tutti i giorni per la lotta, per scacciare i nazifascisti, per ridare all'Italia la dignità di nazione libera e agli italiani quella di un popolo sovrano, protagonista della propria esistenza.

La lotta deve però continuare, occorre vigilare sempre e, quando occorre, riprendere a resistere.
Il partigiano Giuseppe Dossetti, quando ancora non era sacerdote, fece parte dell'assemblea costituente e lottò perchè nella Carta fosse contenuto un articolo specifico relativo a quello che oggi chiameremmo "diritto di resistenza"; doveva essere l'articolo 3 e avrebbe dovuto recitare più o meno così: "la resistenza individuale e collettiva agli atti dei pubblici poteri, che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino".
Purtroppo questo testo, che fu approvato in sottocommissione, non passò il giudizio dell'assemblea. Con questo articolo forse tutte le attuali resistenze avrebbero più valore: chissà ....

Nel corteo c'era veramente tanta gente, non so che cosa avessero nella mente e nel cuore; non lo so, a dir il vero, neppure per quanto mi riguarda. Oltre alla commozione, che sempre un pò "mi prende", in me permane ancora tanta speranza e voglia di lottare per un mondo più giusto, più umano, più libero
E vorrei che tanti provassero quello che provo io, per continuare ad essere una autentica forza resistente contro il fascismo.

E contro tutti i fascismi ...

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