di Piero Angelo Tartaglino.
Nell'ultimo anno il mondo ha scoperto che la distinzione tra stati e culture non esiste e non ha alcuna rilevanza politica.
L'unità mondiale arriva tramite un virus, modificato dall'uomo o forse no, altamente letale o forse no.
Il pathos, il destino, la casualità o forse la volontà di pochi ha portato di fatto all'unificazione delle procedure sociali...
Non esiste più una visione locale, nazionale o internazionale, esiste solo una visione globale di pochi esperti del settore.
Ciò si è tradotto in chiusure fisiche, lavorative e mentali.
I popoli, non tutti, stanno aspettando che i pochi al comando decidano quando sarà finita l'attuale situazione, o forse no, in Italia per quello che è concesso sapere le soluzioni sono state molte: Ozono terapie, plasma terapie, farmaci anticoagulanti, integratori vitaminici, spegnimento dei televisori, ecc.
La qualità italiana è venuta fuori anche questa volta ma con il peso di non poter cambiare una storia già scritta chissà dove.
Da diversi anni alcuni filantropi dei vaccini sostengono che la terra sia troppo popolata.
Ora in attesa di altre ondate marine o forse no, di vaccini coloniali o forse no, il cittadino medio e non solo si sente perso ed impaurito, svuotato di fiducia in se stesso e nella società che può raggiungere solo digitalmente, aspettando anch'esso di diventarne una parte, sempre connesso al nulla.
Perchè, mi chiedo? Forse per buonismo, un buonismo che delega, un buonismo che non prende responsabilità, un buonismo che non combatte, un buonismo che vuole salvare la vita degli altri uccidendo la sua.
Un buonismo che alla fine diventa cattiveria quando, soffocato dagli eventi, reagisce senza esserne più capace, deprimendosi.
Tutto questo ha una soluzione. Tornando responsabili di se stessi. Ricostruendo una società civile e democratica.
Gli strumenti ci sono, basta volerli prendere in mano anche se possono costare qualche callo.
La storia passata insegna: chi non è in grado di sopportare il peso delle proprie armi, dovrà sopportare il peso delle armi degli altri.
In bocca al lupo...