A cura di Attac Francia.
Per i mercati finanziari l’Irlanda era il bravo scolaro della zona euro, emblema del trionfo di una politica ultra liberista, fondata su imposte ridotte, bilanci in attivo e su un settore finanziario sfrenato. Eppure, la “tigre celtica” ha finito per pagare il prezzo delle sue “virtù”. Dopo lo scoppio della bolla speculativa immobiliare, le banche irlandesi si sono rapidamente trovate sull’orlo del fallimento. Il. Governo a questo punto è intervenuto e gli utili di bilancio si sono trasformati in voragini: 32% di deficit nel 2010. La caduta sarà ancor più rovinosa non tanto per le banche quanto per il popolo irlandese ...
Infatti il piano di ”salvataggio” lanciato dall’Unione Europea e dal FMI mira innanzitutto a salvare le banche … straniere, specie tedesche, britanniche, francesi, italiane che avevano massicciamente prestato alle banche irlandesi per trarre profitto dal “miracolo irlandese”.
In cambio delle somme sbloccate per rifinanziare il settore bancario, il popolo irlandese deve - per la seconda volta e in modo ancor più drastico - sottomettersi all’”austerità” che ha in programma la soppressione di oltre 100.000 posti di lavoro nel pubblico impiego, tagli all’indennità di disoccupazione e agli assegni familiari e riduzione del salario minimo.
Peggio ancora: il governo si rifiuta di aumentare la tassazione sulle società (12,5% contro il 33% in Francia). Del resto Google, Microsoft e Intel, con grandi insediamenti in Irlanda, lo avevano minacciato di ritorsioni in caso contrario.
Questa politica d’austerità è non solo ingiusta ma anche assurda poiché aggrava la disoccupazione e prosciuga la domanda interna. E infatti l’agenzia Moody ha comunicato che probabilmente abbasserà “di diversi punti” il rating sovrano dell’Irlanda in considerazione delle incertezze economiche alimentate dalle nuove misure di austerità … adottate per “rassicurare i mercati”.
Gli azionisti delle banche irlandesi e europee devono pagare il prezzo dei loro errori, non i lavoratori e i contribuenti. Per cancellare le loro perdite la BNP, la Société Générale, la Deutsche Bank, HSBC devono congelare immediatamente il versamento di dividendi.
Oggi è essenziale combattere questa politica globale di austerità e proporre vere alternative di rottura con il modello neoliberista.