“Mille candele spente non accendono una candela, ma una candela accesa ne può accendere mille”; così, citando sant’Agostino, un giovane precario della Sicilia ha con dignità spiegato la realtà dei precari della scuola, durante la manifestazione organizzata dalla CISL scuola a Roma sabato 31 ottobre intitolata “La scuola merita di più” ...
A Roma si sono ritrovati insegnanti di ogni ordine e grado, personale ATA, tecnici di laboratorio precari e non (tra loro lavoratori che da 5, 8, 10 anni hanno operato con professionalità e impegno nella scuola e ora, con la pseudo riforma Gelmini, si sono ritrovati fuori senza lavoro) …
Le nostre paure, quando l’anno scorso - in massa - abbiamo manifestato contro i tagli, si sono purtroppo avverate. I bambini si sono ritrovati con meno insegnanti, meno tempo scuola, senza momenti di compresenza che servivano per aiutare chi ha difficoltà a recuperare e chi è bravo a migliorare; sembra che questo non interessi più a nessuno.
Precariato, scuola che va in sfacelo, classi sovraffollate, nessun euro per il funzionamento: è questa la scuola a livello europeo di cui tanto si parla e si straparla ??? Non bastano tre lavagne digitali per migliorare la qualità della scuola, gli investimenti dovrebbero essere ben altri …
Per questo noi siamo andate a Roma: per gridare ancora una volta che tutto questo non ci piace! … e continueremo a gridarlo, perché speriamo tutti insieme di poter accendere quelle candele che sono il primo passo verso il miglioramento della nostra scuola, che nonostante tutto continuiamo ad amare.