A cura dell'ANPI di Asti.
Sala Platone gremita per la conferenza del prof. Luca Imarisio. Appassionato intervento della presidente nazionale ANPI Carla Nespolo. Apprezzamento per le tavole dell’astigiana Stefania Caretta sulla carta costituzionale ...
Sala Platone del Municipio di Asti gremita per “Costituzione 70”, l’iniziativa che l’ANPI provinciale di Asti ha organizzato, in collaborazione con il Comitato per la Costituzione “Emilio Giribaldi”, per richiamare l’attenzione sui valori della nostra Costituzione a 70 anni esatti dalla sua entrata in vigore.
Per l’occasione ha accettato di essere presente la Presidente nazionale dell’ANPI, Carla Nespolo, prima donna e prima non partigiana eletta all’importante carica da poche settimane.
E’ stato proprio il suo appassionato intervento, interrotto più volte da applausi a scena aperta, ad aprire la conferenza con ripetuti accenni alla tuttora forte attualità della nostra carta, considerata una delle migliori al mondo tanto da essere stata modello ed esempio addirittura per la Dichiarazione dei diritti dell’uomo dell’ONU.
La presidente Anpi ha poi sottolineato la necessità di farla conoscere compiutamente soprattutto alle giovani generazioni come strumento di contrasto alle risorgenti correnti populiste, nazionaliste e neofasciste un po’ in tutta Europa, Italia compresa.
Un compito che, tra l’altro, si è impegnato a svolgere il comitato provinciale ANPI con una serie di incontri con gli studenti astigiani accompagnati da una mostra di 12 tavole, opera dell’illustratrice astigiana Stefania Caretta, inaugurata in occasione della conferenza ottenendo il convinto apprezzamento di tutti gli intervenuti.
Preceduta dai saluti del sindaco Maurizio Rasero e del viceprefetto Paolo Ponta, la conferenza su Costituzione 70 è stata poi animata dall’intervento del prof. Luca Imarisio, docente alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino e presentato da Emanuele Bruzzone.
Sul tema “Non stravolgere la Costituzione repubblicana” il relatore ha spiegato, con grande semplicità ed estrema chiarezza, come una carta scritta ad eredità della lotta antifascista e della Resistenza 70 anni or sono, non abbia potuto inevitabilmente tener conto di importanti eventi verificatisi in questi ultimi decenni (la nascita dell’ Unione Europea o la sostanziale scomparsa dei Partiti politici così come erano strutturati fino agli anni ’90 del secolo scorso).
Aspetti che potrebbero dare vita a leggeri “aggiornamenti” della Costituzione, ma di certo non a stravolgerne i valori prospettando modifiche che, presentate come necessari “ammodernamenti”, tendono ad attenuare pericolosamente i diritti fondamentali che hanno garantito per gli ultimi 70 anni la vita democratica del nostro paese.