di Alessandro Ghebreigziabiher.
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dopo aver avvertito i sindaci, ha scritto alle prefetture sull’eventuale accoglienza di migranti.
Cari concittadini, care concittadine, viviamo tempi difficili. E in tempi difficili dobbiamo restare uniti. Tutti uniti verso il solo obiettivo. Rendere sempre più grande la nostra nazione. Per far ciò occorre avere occhi e orecchie ben aperti. Così dovrete fare. Così faremo noi ...
Conoscete il nemico, lo conoscete bene. Ed è avversario tra i più pericolosi. Proprio perché tutti voi lo conoscete bene.
Abita nel palazzo di fronte. Lo guardate dalla finestra. Vi passa accanto sul marciapiede. Entra con voi nel portone. È al di là della porta accanto. E, in alcuni casi, vive addirittura in casa vostra. Il nemico è nemico.
Si confonde, si camuffa, finge di essere come noi, ma la sua diversità è ben visibile ad occhio nudo.
Va riconosciuto come tale, va combattuto con ardire e sconfitto senza pietà. Questo è il nostro dovere. Questo è il vostro dovere.
Guai. Guai a chi darà asilo al nemico o lo nasconderà al governo.
Guai a chi non compirà il proprio dovere verso la nazione.
Questa non è intimidazione. Non è una minaccia. Non avete nulla da temere. Se farete il vostro dovere. Come bravi cittadini, come brave cittadine.
Non vi chiediamo azioni estreme. Nomi. Nomi e volti. Indirizzi e colpevoli. Date un nome, un indirizzo e un volto ai colpevoli. Noi faremo quel che resta. Per voi. Perché questo è il nostro dovere.
Perché per questo ci avete dato potere. Per rendere la nostra nazione grande. Vittoriosa. E pura.
(Questo doumento è datato Germania 1938; si tratta della lettera contro gli Ebrei del governo Nazista alle famiglie di Berlino ...).
Tratto da: http://comune-info.net/2015/06/maroni-lettera-contro-i-migranti-alle-prefetture-testo-originale/