A proposito di educazione libertaria, pardon: scuola !



A cura delle Comunarde di Urupia.


Una interessante nuova iniziativa prende forma in Puglia all'interno della comune di Urupia, realtà tra le poche ancora attive in Europa con questa forma di cogestione sociale, che da anni è stata scelta dal Gasti (il Gruppo di Acquisto Solidale di Asti) quale fornitore di olio extravergine biologico, di piccole produzioni da forno e di vino salentino. Si tratta di una atipica forma di educazione per bambini che ci piace raccontare e offrire come possibile esempio di "scuola alternativa" ...

Che cosa ci è utile imparare, quali sono le competenze, le abilità che ci serve acquisire ? In quali occasioni possiamo applicare quanto abbiamo appreso, dando un senso e uno scopo al nostro sapere ? Come riusciamo ad essere quello che conosciamo e, allo stesso modo, (ri)conoscere quello che siamo, in un tutt'uno tra mente e corpo, tra pensiero e azione, tra teoria e pratica, tra desiderio e attuazione ? Che nessi ci sono tra pedagogia-educazione-istruzione ? Che cosa vogliamo per noi, protagonisti del presente, e per chi, in un futuro non troppo lontano, entrerà in pieno possesso della propria vita ?

Quale eredità riteniamo sia feconda per i nostri bambini e bambine, per i ragazzi e le ragazze, che cosa auguriamo loro ?
Parlare di educazione significa avventurarsi su un terreno scivoloso, dato l'enorme interesse che attira una riflessione su questo tema. Crescere è un movimento che ci accompagna lungo l'arco di tutta la nostra esistenza: "non si finisce mai di imparare" è un antico motto di saggezza popolare, più prezioso di quanto appaia; ma altrettanto importante delcosa si impara sono  dove, come equando si impara: tutti aspetti, questi, pianificati per lo più per la comodità di chi trasmette, piuttosto che per quella di chi dovrebbe apprendere.

Un'educazione vera e profonda si sviluppa solo comeautoeducazione e si realizza necessariamente nel confronto con l'altro\ il resto da sè ... il contesto comunitario è un terreno socialmente fertilissimo per mettersi in gioco, soprattutto avendo a disposizione uno spazio aperto - un luogo fisico dove potersi muovere liberamente - per esplorare, conoscere e sperimentare a contatto sia con gli elementi naturali - tempo, terra, piante, fiori, animali, persone, pietre ... - sia con le numerose possibili attività e opportunità da questi derivanti. Tutto ciò offre una costante occasione per un apprendimento reale, pratico, che avviene grazie a un fare,arrivando alla comprensione anche attraverso l'intelligenza delle
mani: un conoscere che arriva, di nuovo, dall'esperienza vissuta e non da quella trasmessa.

Un apprendimento che lasci un grande spazio all'incontro incidentale che, in quanto tale, avviene secondo i tempi, le necessità, i modi, le specificità e i desideri di ogni singolo individuo, con la sua diretta e consapevole partecipazione.
Una comunità educante, autoeducante, nella quale solo chi vi prende parte – persona grande o piccola che sia - decide cosa e come vuole fare, dove nessuno pensa di sapere che cosa è buono, utile e giusto per qualcun altro, dove crescere al di là di programmi già confezionati e obiettivi predeterminati. Non ci sono metodi già istituiti a disposizione, ma un filo conduttore di volontà, desideri e motivazioni tra chi, adulto, decide di accompagnare da vicino bambini e bambine, ragazzi e ragazze, in una relazione paritaria, a doppio filo, che può funzionare solo grazie al ritorno, al rispecchiamento da parte dei giovani che ripongono la loro fiducia negli accompagnatori a disposizione, con un deciso superamento dell'idea di un apprendimento fisso a seconda dell'età e, quindi, abbandonando la divisione per classi.

Le cosidette "materie" verranno apprese in modo organico, creativo, cercando di eliminare la divisione fittizia tra i vari ambiti del sapere che non può essere semplicemente un elenco di episodi del passato, di regole stilistiche o di teoremi matematici: il sapere, anzi, la conoscenza è fondamentale per collocarsi, per trovare il proprio senso nel mondo, ma deve essere consapevole e riconoscibile nella sua utilità a chi, questo mondo, si appresta ad affrontarlo.
Ovviamente vogliamo tante cose per loro. E anche per noi. Ma non abbiamo ricette, sappiamo solo di voler imparare insieme ad essere accoglienti e aperti, a non avere preclusioni, a non temere l'ignoto e lo sconosciuto, nel tentativo di sviluppare la curiosità, il piacere e l'autonomia personale imparando anche a leggere, scrivere, far di conto ... e molto altro ancora.

Urupia ha deciso di avviare un'esperienza di educazione libertaria (la chiameremo scuola?)!
L'idea è di partire da settembre 2014 con particolare riferimento ai e alle piccole dai tre anni, ma disponibili ad accogliere anche altre fasce di età qualora ce ne fosse la possibilità e l'interesse. Abbiamo da offrire alcuni aspetti centrali nel processo educativo: la comunità e un ambiente naturale nel quale sperimentarsi, nel nostro caso la campagna salentina. Abbiamo anche una pratica e un vissuto, una straordinaria rete di contatti, competenze e capacità da condividere.
Condividere, appunto: la comune, da questo progetto, può ricevere molto perchè solo un contesto sociale aperto, variegato e in continua trasformazione può evolversi e continuare a rinnovarsi, sopravvivendo a se stesso.

Una comunarda, che ha proposto l'avvio di questo percorso, si impegnerà anche come referente costante sia nello sviluppo sia nella pratica di accompagnamento di bambini e bambine, in collaborazione con un'amica di vecchia data di Urupia: una novità, questa, un esperimento ulteriore che sicuramente apre la strada a nuove riflessioni sulla comune.
Naturalmente questo progetto è aperto non solo al territorio, almeno per quel che riguarda la sua caratteristica di laboratorio sociale e intendiamo gestirlo nel pieno rispetto delle necessità e della sensibilità di ognuno. Confidiamo inoltre di riuscire a creare, con la collaborazione attiva di chi si sentirà interessato e coinvolto, le occasioni adatte a scambi aperti e pubblici: il desiderio è di allargare ulteriormente, e con un balzo di qualità, la rete di relazioni di cui gode la comune.

Abbiamo già avviato la ristrutturazione di alcuni spazi che verranno dedicati a questa impresa, recuperando, per chi conosce già Urupia, il perimetro intorno al capannone delle attività socio culturali. La spesa necessaria per questo primo intervento - che ammonta a circa 12.000 euro tra materiali e manodopera - è servita a sistemare la struttura a grezzo ed è stata messa a disposizione dalla cassa comune grazie a un'eredità ricevuta da un comunardo, cifra che però era destinata anche ad altri scopi. Rimane ancora da fare il resto: porte, finestre, impianti, pavimenti, arredi e materiali vari. A tutto questo sarebbe ormai opportuno affiancare anche la creazione di spazi dedicati all'ospitalità che, soprattutto in particolari periodi dell'anno, diventa complicata da gestire e non permette l'accoglienza di gruppi, collettivi, scolaresche interessati a vivere la comune o a partecipare a iniziative da noi organizzate.

Come già detto, crediamo che qualsiasi progetto sociale possa svilupparsi e resistere se può contare sulle forze non solo di chi decide di viverlo quotidianamente, ma anche di chi trova un significato in esso, una motivazione a sentirsene parte. Chiediamo quindi espressamente a chi vuole che un progetto comunitario di educazione libertaria riesca a crescere, anche se lontano dal proprio territorio, di sostenere materialmente questa realtà nascente: siamo disponibili e felici di spostarci per presentare l'evoluzione di una scommessa avventurosa e avvincente, sapendo di diventare nel confronto sempre più ricchi di stimoli e, speriamo, meno poveri nelle tasche ...
D'altra parte la sostenibilità economica di questo progetto è uno dei punti centrali del percorso di costruzione, e una sfida aperta è riuscire a svincolare la partecipazione dal contributo economico dei genitori: come riuscirci è tutto da pensare.

Questo che state leggendo è solo il primo passo, l'intenzione è di creare un percorso strada facendo con chi si vuole coinvolgere, per cui, se siete interessati e interessate a partecipare, a ricevere notizie, aggiornamenti e quant'altro fatelo sapere mandando una mail all'indirizzo della comune: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
A presto!

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