E' in pieno svolgimento una campagna che unisce l'etica e la sostenibilità ambientale, promossa da Libera e dall'Associazione “Rinascita” di Asti. Si tratta della raccolta dei tappi di sughero usati che, grazie alla Società “Amorim Cork” (colosso portoghese leader nel mercato del sughero) ed al suo progetto etico di riciclo del sughero, consentirà di ricavare fondi per la ristrutturazione della Cascina “Graziella” di Moncalvo d'Asti, bene confiscato alla mafia ...
L'iniziativa proposta dall'azienda portoghese ha già ottenuto un discreto successo in Veneto e in Toscana e ora si sviluppa anche sul territorio piemontese, dove iniziano a moltiplicarsi i punti di raccolta dei tappi di sughero che, altrimenti, finirebbero nella spazzatura.
Un progetto indubbiamente “etico” in quanto promuove una sensibilità ecologica nei confronti dei cittadini e, nel contempo, prevede una destinazione benefica del ricavato dalla vendita dei tappi usati. L'azienda devolve, infatti, tutto il ricavato ottenuto dalla cessione dei tappi di sughero raccolti: ad acquistarli sono aziende del settore edile che li riutilizzano come materia prima per la produzione di malte speciali adatte per la coibentazione termoacustica dei muri degli edifici.
La legge 109/96 sui beni confiscati prevede il loro utilizzo a scopi sociali: il progetto promosso da Libera è di creare nella Cascina Graziella un Centro di recupero per donne con dipendenze (droghe, alcool, gioco,...). Il centro sarà uno dei pochi disponibili in Piemonte dedicato unicamente alle donne e potrà ospitarne 14. Il progetto prevede anche la possibilità di ospitare donne vittime di maltrattamenti ed abusi e la nascita di una cooperativa sociale di tipo agricolo per lo "sfruttamento" dei terreni annessi alla cascina di cui faranno parte le ospiti del centro.
La cascina è dedicata a Graziella Campagna, una ragazza di 17 anni assassinata con cinque colpi di lupara. Graziella lavorava come stiratrice in una lavanderia di Villafranca Tirrena (Messina) dove un giorno trovò un’agendina fitta di appunti nella camicia di un cliente, che si rivelò poi essere Gerlando Alberti jr., mafioso e nipote latitante del boss Gerlando Alberti senior. La conoscenza dei segreti del boss furono la sua condanna a morte.
Primo obiettivo del progetto di Libera e dell'Associazione “Rinascita” è di rendere operativo il Centro di recupero per il quale occorrono circa 500.000 euro (190.000 dei quali sono già disponibili).
Il costo elevato della ristrutturazione dipende dal fatto che le strutture socio-assistenziali devono rispondere a canoni particolari legati alle normative sanitarie vigenti.
Libera rivolge a tutti una richiesta di contributo, sottolineando l'importanza che ha per tutti noi la realizzazione dei progetti sui beni confiscati alle organizzazioni criminali di tipo mafioso. Le mafie accumulano denaro e beni con le loro attività illecite, capitali sporchi che inquinano e distorcono l'economia del nostro Paese. Quando lo Stato, attraverso l'attività della Magistratura e delle Forze dell'ordine riesce a sottoporre a confisca quei beni, perchè si possa dire che essi realmente tornino alla disponibilità della collettività occorre che vengano riutilizzati.
Solo quando sui terreni confiscati, soprattutto nel Sud, nascono Cooperative che impiegano i giovani dando una loro una possibilità di lavoro, solo quando nelle attività commerciali che servivano da paravento al riciclaggio del denaro sporco nascono aziende sane, solo quando le case e i palazzi diventano Stazioni dei Carabinieri o Commissariati di Polizia, sedi di Associazioni culturali, di Patronati, di centri per bambini e ragazzi, solo allora possiamo dire che “la mafia ha restituito il maltolto”.
Non dobbiamo, infine, dimenticare che la legge per la confisca dei beni ai mafiosi ha avuto un costo che qualcuno ha pagato anche con la vita, come quella del Deputato Pio Latorre, ucciso dalla mafia per la sua tenacia nel portare avanti la propria idea.
Le mafie si possono contrastare in tanti modi, anche con un piccolo contributo, con un gesto quotidiano come quello di non gettare un tappo di sughero nella spazzatura!
Libera e l'Associazione Rinascita sono a disposizione per ogni informazione in merito al progetto, per valutare nuove iniziative per raccogliere fondi, per incontri con i cittadini e le istituzioni, con le scuole e le associazioni del territorio.
Potete contattare i promotori con una e-mail inviata a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamando il nr. 347/4137191 (Liliana)