di Michele Clemente.
Dati certi dall'ultimo censimento: la quota di popolazione maschile, in Italia, è il 100%, quella femminile lo 0%, salvo in alcune zone dove la popolazione maschile è al 95% e quella femminile al 5%. Ad Asti i dati sono gli stessi.
Fuor d'ironia: vediamo chi parteciperà a “Passepartout”, chi ha partecipato a “A Sud di Nessun Nord” e la composizione della nuova giunta comunale ...
Dovrebbero essere, tutti e tre, importanti eventi culturali ed innovativi, no ?
“PASSEPARTOUT”: 12 conferenze tenute da 12 uomini! Ma è necessario ricordare ad una istituzione culturale come la Biblioteca Astense (che programma ed organizza Passpartout) che L'ALTRA META' DEL CIELO, la popolazione femminile, è già più della metà nel mondo, Italia e Asti comprese? Che al posto di ciascuno di quegli uomini ci poteva validamente stare una donna?
Esempi? Invece di Pietro Ichino, Emma Marcegaglia o Elsa Fornero; invece di Paolo Mieli, Lucia Annunziata; invece di Luca Ricolfi, Loretta Napoleoni; invece di Aldo Grasso, Lilli Gruber, e così via.
E, volendo cercare, si sarebbero tranquillamente trovate “una” Sergio Romano, “una” Oliviero Beha, “una” Luca Mercalli, “una” Vittorio Sgarbi.
Invece, abbiamo lo spettacolo di un potere maschile da tenere a denti stretti, una mentalità ristretta e una pigrizia intellettuale e culturale che finisce con lo snaturare il concetto stesso di cultura.
“A SUD DI NESSUN NORD”: è una bellissima manifestazione, piena di stimoli culturali e sociali, piena di bellissima musica. Qui la presenza femminile c'era, e di qualità ma, ahimé, ben più ridotta di quello che avrebbe potuto essere. E che era giusto aspettarsi.
COMPOSIZIONE DELLA NUOVA GIUNTA COMUNALE DI ASTI: su 10 componenti (compreso il Sindaco), 8 uomini e 2 donne. Le 2 donne in effetti abbelliscono la foto. Tralasciamo i commenti politici, ci sarà tempo.
Non è questione delle famose QUOTE ROSA, tema comunque di discussione, ma delle capacità non riconosciute del mondo femminile, già in atto in tutti i campi, in misura pari se non superiore a quella degli uomini.
Auspico una profonda “RIVOLUZIONE CULTURALE e dei COSTUMI”, perché noi uomini abbiamo fallito e le donne faranno meglio di noi, a patto che non siano donne all'apparenza ma uomini di fatto, tipo Margaret Thatcher.
Io non voglio, e spero con me tantissimi altri uomini, che ci si fermi ad Adamo. Spero che Eva ci dia una bella smossa, altrimenti la vedo dura per tutto il genere umano. Non ho verità in tasca, mi guardo attorno e dico la mia.
Michele Clemente, un uomo che si guarda attorno