Lo scolaro inadempiente e discolo e il suo banco


Considerazioni di Mario Malandrone (Coordinamento Asti Est) sul "Tavolo delle emergenze abitative".


Parlare di costruire un tavolo delle emergenze, che finalmente analizzi le situazioni in emergenza casa, ne stili una graduatoria e trovi le modalità per recuperare alloggi ad appena 5 mesi dalla scadenza amministrativa dell'attuale giunta, significa chiaramente analizzare il percorso di questi 5 anni di mandato amministrativo in cui è apparso pressochè assente il ruolo attivo dell'assessorato alle politiche sociali. Questo ultimo tentativo delle parti riunite al tavolo (ATC, Prefettura, Sindacati, Piccoli Proprietari) sapeva un po' di esame di settembre riparatorio per uno studente inadempiente ...

L'assessore Verrua, ha chiuso - per 4 anni - la possibilità di accogliere le domande delle persone in emergenza, evitando così di interessarsi alle situazioni che con la crisi si andavano generando.
Non ha creato altresì possibilità nel recupero di nuove unità abitative, i dati sono sconfortanti: poche le case assegnate in graduatoria, quasi zero quelle in emergenza.
Nonostante le proteste del Coordinamento Asti Est e le sollecitazioni di ATC, Prefettura e Sindacato, non ha saputo creare nulla, mentre invece in altri comuni - ad esempio Biella - si ponevano le basi di un regolamento in linea con le disposizioni regionali.
Le associazioni, il Coordinamento Asti Est in particolare, hanno dovuto far fronte in modo diretto all'intera emergenza (anche pagando di persona, come dimostrano alcuni processi in corso), con le occupazioni di immobili vuoti pubblici e con un lavoro che suppliva quello dei servizi sociali.

Ad agosto, dati i richiami di tutti gli interlocutori, Verrua ha dovuto riaprire le domande di emergenza e in pochi mesi si è raggiunta la quota di 60 casi, dopo quattro anni di stop!
La procedura per assegnazione, gli immobili da assegnare, il "come occuparsene" continuavano a non interessare all'alunno non solo poco diligente Verrua, ma addirittura l'alunno continuava nei suoi tentativi di non rispettare i consigli di tutti gli attori (dai Sindacati, alla Prefettura) di questo tavolo, tanto che per mesi l'alunno stesso ha rimandato un giudizio sul suo operato e con strafottenza si è dato regole al di fuori da quelle leggi regionali e nazionali che normano l'assistenza e le disposizioni sul diritto alla casa.

Nel Coordinamento Asti Est questo atteggiamento era per i più da considerare come base essenziale per decretare la bocciatura dell'assessore, ma si è ugualmente tentato - a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato - di offrire una ennesima possibilità all'alunno Verrua, per creare un regolamento e una graduatoria delle emergenze e la possibilità di reperire immobili.
Ci siamo seduti al tavolo convocato da Verrua (ma sarebbe più giusto dire "per conto del coordinamento"), armati di tanta pazienza, ma da subito i compitini che Verrua proponeva parvero insufficienti, discriminatori e fuori da ogni parametro di legge; insomma Verrua dimostrava di non aver studiato (dopo 4 anni da "ripetente"), di non avere letto libri (legge regionale e regolamento, costituzione, legge quadro sui servizi sociali), inoltre mostrava di non possedere un'idea critica della materia (idee innovative), non aveva penna, zaino e quaderno (case) e si rifiutava pure di ascoltare i consigli di Prefettura, ATC e Sindacato.

Un professore "buono" come me e interessato a risolvere i casi in emergenza abitativa (persone e famiglie), insieme agli altri partecipanti al tavolo ha deciso di provare ancora a dare una possibilità.
Il Coordinamento Asti Est ha allora fornito all'Assessore Verrua, i libri, le leggi, un'analisi sociologica del fenomeno casa e qualche esempio sul modo in cui altre amministrazioni comunali hanno individuato e recuperato abitazioni e immobili.
Insieme a Prefettura, Sindacati, Piccoli Proprietari abbiamo stilato un "compito" che riprendesse le norme di legge e potesse inaugurare un periodo (ahimè, pochi mesi) in cui attuare una politica sufficiente per la casa, lavorandoci a più riprese in modo collegiale.

Verrua (neppure la condotta ...), da scolaro discolo e impertinente, ha ribaltato leggi, negato di voler camminare in un regolamento nel solco della legalità e rifiutato ogni consiglio; anzi, come qualsiasi scolaro che si sente con l'acqua alla gola, si è rivoltato verso Prefettura, Atc, Sindacati e Coordinamento accusandoci di clientelismo e di voler premiare l'illegalità.
La risposta del tavolo mi è sembrata unanime: uno a uno i partecipanti hanno abbandonato il Tavolo stesso, che Verrua voleva piegare al suo comportamento di studente impreparato, inosservante del mondo, delle regole e delle leggi.

Inevitabile la bocciatura: lo studente Pier Franco Verrua non si applica, non porta in assessorato gli strumenti per poter lavorare (case, progetti) e in più assume comportamenti fuori da ogni regola di comportamento e gravi in condotta!
Respinto ... è il giudizio inequivocabile !

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