Il Trovamici di Asti dalla gestione pubblica a quella privata

ImageA cura dei Genitori del Trovamici e del Comitato Spontaneo Amici Asili nido di Asti.

Si è concluso da poche ore l’incontro tra il Dirigente dei servizi per l’infanzia, dott. Luigi Grazioli, e le famiglie che usufruiscono del Centro Infanzia e Famiglie del Trovamici sito in via Vigna 17. Ci ha incontrato per comunicare che entro breve, dopo l’approvazione in Giunta martedì prossimo, il servizio del Trovamici verrà dato in gestione con assegnazione diretta ad una cooperativa. Ad oggi, a pochi giorni dal passaggio alla nuova gestione, il Dirigente non ha saputo dirci il nome della cooperativa e del personale che andrà ad operare ...

Lo stravolgimento della gestione del servizio è dovuto allo spostamento delle tre educatrici (dipendenti comunali) nei nidi comunali, in quanto, nonostante la riorganizzazione degli stessi deliberata lo scorso luglio, ad oggi risultano in carenza di organico.

Il Trovamici è un servizio nato grazie alla legge 285/97, che promuoveva iniziative anche innovative, volte alla valorizzazione e socializzazione delle famiglie e dei bambini: è uno spazio pensato per l’infanzia e la famiglia dove oggi si svolgono attività educative continuative di accoglienza ed animazione (babysitteraggio), momenti di gioco con i bambini accompagnati dai genitori, attività manuali e sedute di psicomotricità anche con bambini diversamente abili. Al suo interno sono presenti un’ampia palestra, uno spazio dedicato al gioco simbolico, dove bambini non solo possono giocare ma anche inventare giochi, uno spazio morbido e protetto riservato ai i più piccoli, un angolo dedicato alla lettura e alla drammatizzazione delle fiabe.

E’ un centro unico nel suo genere in tutta la Provincia (alcuni bambini provengono da paesi limitrofi). Si percepisce un ambiente famigliare, accogliente, capace di creare aggregazione e socializzazione, non solo tra i bambini, ma anche tra i genitori che accompagnano i figli. Questo centro si è evoluto e consolidato negli anni, grazie alla formazione specifica ed attenta ed all’esperienza maturata nel tempo dalle educatrici ed anche al rapporto di fiducia costruito man mano tra personale e famiglie.

Cambiare tipo di gestione vuol dire perdere il significato, il pensiero del Trovamici: relazione accoglienza, integrazione, partecipazione, calore, affetto, condivisione, incontro, ecc…

Il vero pericolo, che potrebbe attuarsi nei prossimi anni con questo nuovo modello organizzativo, è di trasformarlo in un mero baby parking. 

Concretamente il cambio di gestione dopo due mesi dall’inizio delle attività creerà disagi ai bambini che dovranno cambiare figure di riferimento ed ai genitori che dovranno ripetere l’inserimento del figlio per ricreare il rapporto di fiducia con i nuovi educatori.

E’ certo che lo spostamento delle tre educatrici del Trovamici (due part-time di cui una verticale ed una in maternità) non risolverà la situazione di carenza cronica del personale nei nidi.

Si fa presente che la suddetta situazione era nota da tempo e che l’Amministrazione ha scelto di non far fronte in tempi ragionevoli a tale disagio. Avrebbe potuto innanzitutto dare seguito al concorso per n. 5 posti per educatore nei nidi, prima dell’apertura degli stessi in settembre: a tutt’oggi non si sa quando e se si farà.

In conclusione, come già capitato per i nidi lo scorso anno, il Comune, pur potendo conoscere con anticipo le difficoltà che avrebbe potuto incontrare con la nuova riorganizzazione dei nidi, non ha voluto definire una puntuale progettazione dei servizi per l’infanzia (asili nido e Trovamici).

Tale pianificazione dovrebbe tenere conto non solo del contenimento dei costi, ma soprattutto dei bisogni delle famiglie, della tutela dei minori (di cui ha anche responsabilità diretta in quanto titolare dei Servizi Sociali), della salvaguardia e valorizzazione dei servizi stessi, riconosciuti anche a livello nazionale per l’elevata qualità.

Con questa manovra l’Amministrazione cerca di tamponare la questione nidi, scontentando tutti, tentando di mettere gli uni contro gli altri i genitori di nidi e del Trovamici, che rimangono comunque uniti nel portare avanti le proprie istanze.

Chiediamo all’Amministrazione Comunale che riveda le sue posizioni e proponga soluzioni secondo i criteri sopra descritti.

I Genitori del Trovamici e il Comitato Spontaneo Amici Asili nido di Asti

 

Ho letto  la lettera scritta dai genitori i cui figli frequentano il "Trovamici", mi ritrovo concorde con loro sulla gestione poco partecipata applicata dal Comune di Asti. Se doveva esserci un cambiamento era effettivamente più opportuno farlo all'inizio dell'anno.

Vorrei, però, smorzare un po’ i toni nell'interesse dei bambini.

Prima di tutto accantonerei il discorso relativo ai nuovi tempi di inserimento, ricordando che in tutte le strutture educative, quando le educatrici si ammalano e vengono sostituite da supplenti, non vengono immediatamente convocati i genitori.

Molte educatrici dei nidi si sono spostate, hanno sostituito, senza creare grossi traumi ai bambini (che sono sicuramente molto più elastici e adattabili degli adulti); a volte i cambiamenti possono essere positivi, è importante che il bambino sia e resti al centro dell'attività di chi lavora nella struttura educativa.

Le  educatrici che si devono spostare in questo caso (e per fortuna …) non perdono il posto di lavoro, come purtroppo sta succedendo in molte altre realtà; dovranno adattarsi ad altri contesti, alle esigenze di altri bambini, ma io credo che l'elasticità sia un aspetto indispensabile in una educatrice.

I bambini tutti gli anni sono differenti e hanno esigenze diverse e l'adulto che lavora con loro deve modificarsi e cercare, dunque, percorsi diversi, tornare sui propri passi e sulle proprie modalità, tenendo sempre come punti fissi gli obiettivi.

Una educatrice

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