Vicini all'Italia troviamo paesi come Cipro (53%) e Repubblica Ceca (54%), mentre Olanda, Svezia, Lussemburgo e Danimarca registrano un tasso di penetrazione che supera l'83%.
Un altro indicatore importante per misurare il digital divide è dato dalle famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni che possiedono un accesso ad Internet da casa mediante banda larga: anche in questo caso l'Italia si colloca in fondo alla graduatoria, con un tasso di penetrazione del 39% rispetto alla media europea del 56%.
Valori vicini a quello dell'Italia si riscontrano per la Slovacchia (42%), la Grecia (33%), la Bulgaria (26%) e la Romania (24%), mentre Olanda, Danimarca e Svezia registrano un tasso di penetrazione più che doppio.
Rispetto al 2008 si evidenzia un incremento dell'accesso ad Internet per tutti i paesi europei. I paesi che hanno investito maggiormente sull'accesso ad Internet mediante banda larga sono stati la Romania e la Grecia, dove si evidenziano incrementi relativi rispettivamente del 33% e del 46%, mentre in Italia si registra un incremento relativo del 20%.
Cresce in ogni caso l'uso di Internet da parte della famiglie italiane.
L'indagine Istat, svolta a febbraio e basata su un campione di 19 mila famiglie per un totale di 48 mila individui, sottolinea che i beni e i servizi tecnologici più diffusi tra le famiglie italiane sono il televisore (96,1%) e il cellulare (90,7%), seguiti dal lettore DVD (63,3%) e il videoregistratore (55,7%).
Hanno un certo rilievo anche l'antenna parabolica (33,1%), la videocamera (28,3%) e la consolle per videogiochi (20,1%). Rispetto al 2008 cresce però la quota di famiglie che possiede il personal computer (dal 50,1% al 54,3%), così come la percentuale di quelle che ha accesso ad Internet (dal 42% al 47,3%).
Migliora anche la qualità della connessione usata per accedere alla rete da casa: diminuisce drasticamente, infatti, la quota di connessioni a banda stretta (tramite linea telefonica tradizionale o linea telefonica Isdn), che passa dal 9,1% al 6,6%, e aumenta invece la quota di famiglie con connessione a banda larga (linea telefonica ADSL o altro tipo di connessione a banda larga),
aumentata dal 27,6% al 34,5%.