di Giovanni Pandolfini.
Per carità non nominiamo più l’acronimo OGM. In fondo basta un clic sull’opzione “Rinomina” e il gioco è fatto, meglio TEA, Tecniche di evoluzione assistita. Suona bene, vero? Accattivante anche se profondamente mistificatorio. Bayer-Monsanto, Basf, Syngenta hanno apparecchiato la tavola insieme a Coldiretti, Confagricoltura, Gdo… E i grandi media? E le grandi organizzazioni ambientaliste?...
Basta cambiare il nome, un clic sull’opzione “Rinomina”, e il gioco è fatto. TEA ovvero tecniche di evoluzione assistita. Suona bene, accattivante anche se pure profondamente mistificatorio. Per carità non nominiamo più l’acronimo OGM, come se per “assistere”, in questo caso dargli una piccola spinta, alla cosa che più da l’idea del naturale ossia l’evoluzione tutto diventa magicamente lecito e di conseguenza appropriabile, privatizzabile e messo a profitto.
Ma andiamo per ordine; ormai vent’anni fa il dibattito sulla manipolazione genetica degli esseri viventi, qua in Europa, fu condotto a senso unico verso una aspra critica da parte dell’opinione pubblica veicolata da media, grande distribuzione organizzata e grandi sindacati agricoli. Quanto marketing economico e politico sul principio di precauzione.
L’opposizione, anche molto forte, dei movimenti ecologisti più radicali ha registrato una meritata vittoria anche se parziale e, diciamocelo, non è stata certo accompagnata da una non adesione alle proposte di un sistema capitalista che vede il profitto nelle soluzioni tecno-industriali che impone come unico rimedio ai problemi sociali, economici e ora anche ambientali da lui stesso generati.
In questi vent’anni, in tutto il resto del mondo, gli OGM hanno portato devastazione di ecosistemi, hanno inquinato la biodiversità, distrutto saperi e pratiche locali, affamato contadini e, portando acqua ai mulini delle grandi corporations, hanno mostrato la loro vera faccia insieme alla inutilità nei confronti dei motivi per cui sono stati realizzati.
Prodotti OGM che l’Europa ha sistematicamente quanto ipocritamente importato per alimentare l’industria dei lager della carne detti anche grandi allevamenti.
Adesso non sono più i pericolosi OGM sono i fantastici TEA e l’Europa (Italia in testa) vuole deregolamentare le restrizioni e l’obbligo di tracciatura del cibo proveniente da esseri viventi ingegnerizzati. Un semplice e innocuo taglia e cuci molecolare sul DNA, badate bene non certo fatto con delle forbicine, semplicemente aggiustando le caratteristiche da “noi” volute. Chi siamo questi noi e che cosa vogliamo ce lo comunicheranno in seguito…
L’Italia è in prima linea. Con il decreto siccità (?!) si è approvata la sperimentazione in campo di queste meraviglie della scienza moderna. Siamo avanti! Con il plauso, questa volta sì, delle organizzazioni sindacali, Coldiretti in testa, e con il silenzio assordante di GDO, media e anche di molte grandi organizzazioni ambientaliste. Una bella violenza non c’è che dire.
Tratto da: https://comune-info.net/i-vecchi-ogm-clicca-rinomina/