Per condividere e non per competere.
Siamo abituati a pensare che la nostra esistenza sia regolata da una logica sola, quella del mercato. E quando le grandi crisi economiche esplodono in tutta la loro crudezza, come in questi nostri giorni non semplici, sentiamo di non poter fare altro che rifugiarci nella speranza che il momento difficile passi e tutto torni come prima: il mercato ci salverà …
Il mercato che ci ha ridotti nelle difficoltà potrà davvero salvarci ?
Non sarebbe più razionale cercare di comprendere le cause del problema e agire per ricostruire una logica sociale (e, dunque, anche economica) al nostro oggi, facendo leva sui rapporti di vicinanza e di condivisione, anziché di mercato globale e di competizione ?
La R.E.S.S.A. nasce per questo, per costruire un percorso di crescita collettiva territoriale capace di sviluppare le condizioni affinché iniziative economiche diverse (democratiche, motivate socialmente, radicate nel territorio …), trovino opportunità per conoscersi e farsi conoscere, aiutare e farsi aiutare, innescare processi economici nuovi, coordinati e partecipati, e diffonderli nella convinzione che ciò potrà portare giovamento a tutti i soggetti coinvolti ed al contesto sociale ed ecologico in cui essi operano.
Caratteristiche della R.E.S.S.A.
Le pratiche della nostra Rete sono essenzialmente caratterizzate da:
• nuove relazioni tra i soggetti economici basate sui principi di reciprocità e cooperazione, compatibili con la sovranità alimentare intesa come diritto e dovere di ogni popolo a produrre e consumare il proprio cibo, che favoriscano la vitalità di un tessuto rurale ricco di una ampia e ramificata presenza di piccoli produttori contadini. I produttori sono aziende locali che svolgono la propria attività nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, tutelando la dignità dei lavoratori e i diritti dei consumatori;
• produzioni che forniscano cibi sani, diversificati ed accessibili a tutti attraverso prezzi dei prodotti agricoli che permettano una vita dignitosa ai contadini in ogni ambiente;
• pratiche agricole sostenibili che contemplino la rotazione delle colture; il pascolo e l’accesso degli animali all’aperto; la gestione solida delle deiezioni, l'utilizzazione delle lettiere e il compostaggio dei liquami; il rapporto stretto tra numero di animali e capacità delle terre coltivate; il maggior utilizzo possibile dei prodotti aziendali nell’alimentazione del bestiame ed un elenco dichiarato di altri alimenti possibili; l’impiego di sole sostanze presenti in Natura (nessun utilizzo di prodotti chimici di sintesi quali concimi, diserbanti, insetticidi …); il rifiuto al ricorso a sostanze O.G.M.;
• giustizia e rispetto delle persone (condizioni di lavoro, salute, formazione, inclusione sociale, garanzia dei beni essenziali);
• rispetto della natura nelle sue varie forme - animali, piante, territorio – attraverso forme di concreta sostenibilità ecologica (protezione dei corsi d’acqua, delle falde di acqua sotterranea, dei boschi e dei paesaggi), attraverso la protezione e la conservazione della biodiversità agricola ed esempi/utilizzi di risparmio energetico, riduzione degli imballi, buone pratiche di riciclo ecc.;
• salvaguardia dei suoli liberi da nuove espansioni edilizie;
• partecipazione democratica (autogestione, partecipazione nelle decisioni);
• impegno nell'economia locale e rapporto attivo con il territorio anche al fine di favorire l'accesso alla terra per chi la vuole coltivare, in particolare per le giovani generazioni;
• disponibilità a entrare in relazione con le altre realtà dell'economia solidale condividendo un percorso comune.
Il rapporto di conoscenza diretta tra Consumatori Consapevoli e Produttori, del medesimo territorio “geografico” (inteso non come semplice ambito provinciale), apre nuove dinamiche relazionali, sociali e politiche che vanno ben al di là degli angusti spazi e regole che definiscono la tradizionale economia di mercato.
In generale, nell’esperienza delle Reti di Economia Solidale, i rapporti economici vengono ad essere incorporati profondamente nelle relazioni sociali e politiche.
Il rapporto stretto tra Consumatori e Produttori – anche attraverso le esperienze dei Gruppi di Acquisto Solidali, delle botteghe del mondo e degli spacci popolari - rende possibile il mutuo rispetto e l'aiuto reciproco nei momenti di difficoltà.
E' necessario un patto di fiducia e solidarietà tra questi contraenti, che renda possibile definire quello che si riconosce come il “giusto prezzo”, che tiene conto (per il Produttore) del lavoro profuso, della presenza di soggetti svantaggiati nei cicli produttivi e delle calamità naturali, familiari o aziendali ma, anche (per i Consumatori), delle difficoltà congiunturali legate alla ripartizione delle ricchezze ed all'andamento del costo della vita.
Questo “patto di fiducia” tra Produttori e Consumatori Consapevoli induce anche alla messa in evidenza del “prezzo trasparente” di ciascuna merce offerta, attraverso l’indicazione in etichetta del prezzo sorgente e di tutte le voci che ne compongono il valore complessivo.
La R.E.S.S.A. si configura dunque quale "laboratorio" di sperimentazione civica, economica, culturale e sociale; in altre parole, come esperienza pilota in vista di future più vaste applicazioni dei principi e delle pratiche caratteristiche dell'economia solidale.
I soggetti della Rete
Sono singoli cittadini e organizzazioni del territorio che si riconoscono nell’obiettivo di integrare le loro specifiche attese ed esperienze in materia di “economia alternativa”, per perseguire finalità comuni basate su un nuovo rapporto di “filiera corta” che coinvolga ed accomuni Produttori, Botteghe locali e Consumatori Consapevoli collettivi e/o individuali e favorisca, così, lo sviluppo di un circuito economico, sociale e culturale tra le realtà locali dell'economia solidale.
L’obiettivo della Rete è di riuscire nell’intento di rafforzare queste stesse realtà e, al contempo, fornire risposte concrete ai Consumatori Consapevoli che domandano prodotti e servizi rispettosi delle persone e dell'ambiente.
Il progetto si sviluppa, quindi, con la prospettiva di valorizzare le risorse del luogo, creare occupazione e difendere le fasce deboli della popolazione.
L’ossatura della Rete è composta:
- dai produttori locali che si ispirino ai criteri delle pratiche sostenibili;
- dai G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidali);
- dalle rappresentanze locali delle Botteghe del Mondo (Cooperativa della Rava e della Fava) e dagli spacci popolari;
- da Movimenti, Reti ed associazioni ambientaliste, culturali e del volontariato;
- dalle organizzazioni agricole;
- dagli operatori e tecnici;
- dalle organizzazioni della finanza etica;
- da piccoli operatori dell’artigianato manuale;
- dalle proposte di turismo responsabile;
- dalle cooperative sociali;
- da singoli cittadini e nuclei famigliari.
Tale progetto è da considerarsi aperto indistintamente a tutte le realtà che già operano o che si "sentono" parte o che, comunque, intendono agire ispirandosi ai valori e ai principi dell'economia solidale.
La R.E.S.S.A. ha realizzato una "mappa di geolocalizzazione" dei prodotti e dei produttori del territorio, già online e in progressivo popolamento: https://ilgasti.crowdmap.com/
Come vengono “mappati” gli operatori e cosa bisogna fare per segnalarne di nuovi
Tutte le realtà censite nel nostro sito vengono segnalate direttamente dai soggetti stessi che compongono la R.E.S.S.A., in tal caso la “scheda aziendale” riporta l’indicazione “VERIFICATO”, che intende indicare che l’azienda stessa è parte integrante del progetto essendo stata proposta da almeno uno dei suoi membri (G.A.S., associazioni, botteghe …).
Oppure può essere segnalata da un utente del sito o essere frutto di una auto-segnalazione (in tal caso NON riporta l’indicazione “VERIFICATO”).
La segnalazione può essere inviata direttamente al sito della R.E.S.S.A. compilando l’apposito modulo reperibile qui: https://ilgasti.crowdmap.com/reports/submit ; tale segnalazione verrà in ogni caso valutata prima di una eventuale pubblicazione.
Ciascun utente del sito può anche segnalare eventuali elementi critici relativi a qualcuna delle aziende “censite”, compilando questo modulo: https://ilgasti.crowdmap.com/contact e contribuendo così alla gestione trasparente del lavoro della Rete e dei suoi componenti.
Per ogni azienda censita vengono inoltre indicati i “criteri di sostenibilità” adottati nelle specifiche attività di produzione o trasformazione: ogni azienda compila infatti questa scheda di "autocertificazione" per descrivere le pratiche adottate nel proprio ciclo di attività: