I consumi interni restano l'anello debole del settore agroalimentare italiano nel primo trimestre 2011. Secondo l’Ismea, infatti, gli acquisti alimentari delle famiglie italiane hanno subito una flessione quantitativa del 3,6% su base annua, in risposta ad un aumento dei prezzi del 3,1%.
La riduzione dei consumi riguarda in particolare frutta e agrumi (-8,7% rispetto al primo trimestre 2010), prodotti ittici (-7,5%) e lattiero-caseari (-6,3%).
Bilancio in negativo anche per le carni bovine (-5,1%), i salumi e i tagli freschi di suino (-2,7%), gli ortaggi (-2,6%), il pollame (-1,9%) e i derivati dei cereali (-1,4%).
La contrazione degli acquisti riguarda anche la quantità; infatti si notano riduzioni particolarmente accentuate delle quantità acquistate di tutti i prodotti interessati dai maggiori rincari.