di Maurizio Bongioanni.
44mila mq di territorio astigiano coperti da pannelli fotovoltaici. Questa l'ultima fra le numerose richieste di edificazione di 'campo fotovoltaico' che negli ultimi tempi sono giunte nei comuni astigiani. Ad essere direttamente interessato da questo ultimo progetto è il Comune di Isola d'Asti, relativamente alla frazione Villa. La richiesta, pervenuta all'amministrazione comunale il 16 aprile, è stata discussa in Provincia durante una Conferenza sui Servizi in data 6 maggio ...
In questa sede il Sindaco Franco Giovanni Cavagnino ha respinto fermamente il progetto presentato dalla Società Cave Valle Tanaro in quanto dal punto di vista urbanistico l'area oggetto di intervento risulta essere classificata in “Area a tutela ambientale” e “Area a vocazione vitivinicola” nonché area contornata da un percorso di valorizzazione paesaggistica, quindi dalla posizione panoramica particolare. Inoltre la realizzazione di recinzioni, pali e pannelli ricadrebbe all'interno della fascia di rispetto stradale.
Dal punto di vista geologico, invece, l'area, essendo molto vasta, risulta essere compresa in più classi di difficile edificabilità in quanto quasi tutta l'area è considerata instabile (frane di tipo “quiescente”), in quanto area ad elevata acclività quindi dalle condizioni geomorfologiche sfavorevoli e in quanto scendendo verso valle si presentano piccole zone caratterizzate da ristagni d'acqua. In ultimo, l'amministrazione comunale di Isola esprime perplessità circa possibili variazioni microclimatiche che potrebbero rendere il terreno irrecuperabile dal punto di vista produttivo.
Intanto in paese la cittadinanza si è mossa, promuovendo una petizione da depositare in Provincia insieme a tutte le altre osservazioni in vista della prossima Conferenza dei Servizi fissata per il 7 giugno. In tale documento si esprime la non contrarietà all'uso del fotovoltaico come soluzione al problema energetico ma piuttosto che questo utilizzo venga fatto lontano dalle viti pregiate sulle quali si basa gran parte dell'economia del paese, evitare di consumare suolo fertile essenziale per la sovranità alimentare, evitare l'impatto sull'ambiente, orientandosi piuttosto su superfici già compromesse quali tetti di abitazioni e/o capannoni oppure su terreni degradati. Una raccolta firme al fine di evitare un danno al paesaggio che, soprattutto negli ultimi anni, si sta tentando di promuovere come risorsa turistica e economica a vantaggio della comunità intera (mentre quest'iniziativa privata avvantaggerebbe il solo proponente).
Affacciato al supposto campo fotovoltaico sorge l'albergo “Castello di Villa”, opera di un investimento in una struttura ricettiva di pregio fra le più rinomate della zona e che dal punto di vista turistico ospita molti cittadini tedeschi e svizzeri in visita nelle nostre terre.
“Un progetto antiestetico e che rovina la vallata”, tagliano corto dall'hotel.
Da segnalare inoltre che l'antica frazione Villa, l'area interessata dal progetto, è stata ristrutturata negli ultimi anni con finanziamenti giunti in gran parte grazie all'aiuto del Cardinal Sodano, ospitando, in occasione della sua visita ad Asti, Papa Giovanni Paolo II.