A cura del Gruppo Caritas Agape, Castagnole delle Lanze.
Castagnole delle Lanze, borgo Bandiera arancione del Touring Club e membro de "I borghi più belli d'Italia", si trova di fronte a una sfida cruciale per il suo futuro.La discussa proposta di insediamento di un esteso impianto per la produzione di mangimi per animali domestici nella vicina Valle Tanaro, zona cuscinetto del patrimonio UNESCO, potrebbe destare preoccupazioni tra cittadini e amministratori. Noi, come gruppo Caritas Agape, siamo qui per porgere alcune domande nella speranza di ricevere risposte o riflessioni...
Il progetto: un rischio per il territorio?
L'imponenza del manufatto, un vero e proprio 'mostro' per le sue dimensioni e soprattutto per l'altezza, suscita preoccupazioni. A ciò si aggiungono i timori legati all'aumento del traffico, all'inquinamento atmosferico e forse anche del vicino fiume, oltre al rischio di potenziali emissioni di cattivi odori. La localizzazione dell’insediamento produttivo, seppur in zona industriale, ma che di fatto dovrebbe essere considerata zona di pregio paesaggistico in quanto nella buffer zone UNESCO, accende secondo noi un faro sulla necessità di bilanciare sviluppo economico e tutela ambientale e paesaggistica. Abbiamo iniziato con un grosso interrogativo: quali sono le visioni sull’ambiente della nostra comunità, lasciamo ai posteri il problema o ci prendiamo cura oggi della nostra casa comune?
Quanto ne sappiamo noi cittadini?
Un aspetto particolarmente controverso riguarda la gestione del processo di approvazione. La commissione paesaggistica ha espresso parere negativo, ma l'amministrazione comunale sembra intenzionata a perseguire il progetto, incaricando vari studi legali per minimizzare un preciso vincolo del piano regolatore. Ma la cosa più preoccupante è che per "comprovate esigenze produttive" si dovrebbe alzare la struttura a 39 metri, in deroga al piano regolatore che, invece, prevede un'altezza massima di 10,5 metri. Su una rivista tecnica abbiamo potuto vedere un rendering del progetto che ci sembra una grossa torta che diventerebbe un biglietto da visita “imbarazzante” per il nostro paese. Per noi cittadini sembra quasi impossibile visionare i progetti. Ciò, di fatto, impedisce di comprendere le reali caratteristiche del progetto e le possibili criticità. Questa difficoltà si aggiunge al fatto che, durante gli incontri del gruppo Agape con l'amministrazione, è emerso che i progetti non avevano ancora raggiunto una fase di definizione concreta. Questa sarebbe la “trasparenza amministrativa” tanto sbandierata in campagna elettorale?
Sicuramente a questo punto i dubbi si moltiplicano e le domande che ci poniamo anche:
Trasparenza: Quanto ne sappiamo noi cittadini di questo enorme progetto che potrebbe cambiare per sempre il nostro paese? Perché è così difficile vedere un progetto che ci riguarda così da vicino?
Casa dolce casa: Amiamo davvero la nostra "casa comune"? Siamo disposti a sacrificarla per produrre cibo per animali? O vogliamo proteggerla per le generazioni future?
Il futuro bussa: Quale futuro vogliamo per il nostro paese? Un paese bello e accogliente o con un enorme polo industriale sempre più compromesso da odori, cemento e traffico di camion?
Partecipare è un dovere: perché non ci facciamo coinvolgere nelle decisioni importanti? Siamo cittadini, dovremmo volere e potere dire la nostra, dovremmo voler essere ascoltati!
Tecnici o leader: Abbiamo amministratori "tecnici" che fanno quadrare i conti o amministratori con una visione concreta e la volontà di tracciare un futuro di bellezza e prosperità per la nostra comunità?
Visione, questa parola dimenticata: Qual è la vera visione che chi ci rappresenta ha per Castagnole delle Lanze? Dove vogliono portarci nei prossimi 10, 20, 30 anni?
Cittadini, questi "rompiscatole": Abbiamo l’impressione di essere un peso e non una risorsa, altrimenti ci verrebbe chiesta molta più partecipazione; potremmo avere idee, proposte, soluzioni interessanti.
Decisioni "illuminate" o "imposte": chi decide davvero? I tecnici, gli amministratori o i politici? La comunità, può solo subire queste scelte?
Eredità per i nostri figli: Cosa lasceremo ai nostri figli? Un paese vivo e fiorente o un territorio compromesso e irriconoscibile?
Sogni, quelli che non si avverano: Ricordiamoci le promesse elettorali. Si parlava di trasparenza, partecipazione, tutela della casa comune. Dov'è finito tutto questo?
Un appello.
Cari cittadini, cari amministratori, dobbiamo svegliarci! Castagnole delle Lanze può essere un tesoro, ma è soprattutto la nostra terra e va protetto e valorizzata. Non lasciamo che interessi privati o scelte sbagliate lo distruggano. Facciamo sentire la nostra voce, chiediamo trasparenza, partecipazione, amore per la "casa comune". Il futuro può e deve essere nelle nostre mani!
Gruppo Caritas Agape