Prosegue la campagna di conservazione e tutela degli ecosistemi forestali astigiani di pregio

Ottime novità sul fronte della tutela della natura nel nord-ovest della provincia di Asti: la rete modulare a mosaico dei nostri ambienti forestali protetti, di recente, si è infatti ulteriormente ampliata, come ci segnala Franco Correggia. Nel giugno 2023 sono state ricevute due importanti e generose donazioni, grazie a persone sensibili che condividono questo progetto di salvaguardia dei boschi naturaliformi...

La famiglia Tovo ha donato 14.140 mq di superficie boscata situata nella regione Sant’Antonio del Comune di Albugnano (area di Muscandia), rappresentata in larga parte da un vasto e pregiato bosco misto mesofilo che conserva una marcata impronta di naturalità.
Contemporaneamente, la famiglia Gianasso-Ostino ha donato:
1) una formazione forestale mesoxerofila a prevalenza di cerro (cui si associano nel piano arboreo roverella, orniello, ciliegio, acero campestre, carpino bianco e pino silvestre) ubicata nel Comune di Moncucco Torinese (frazione Pogliano, regione La Morra) ed estesa su 11.200 mq, che costituisce l’unico nucleo relitto di cerreta sopravvissuto nella provincia di Asti;
2) un bosco misto a prevalenza di quercia di 4170 mq di superficie, ubicato nella regione Santonco del Comune di Piovà Massaia, contiguo ad altre aree forestali già da noi acquistate in precedenza per motivi di tutela.

Quindi, nel settembre dell'anno corrente, grazie all'impegno delle associazioni che promuovono il progetto (Federazione Nazionale Pro Natura, Circolo Valtriversa Legambiente, TBGM, Custodi dei Boschi) e al fondamentale sostegno della Fondazione Avv. Faustino Dalmazzo e di tutti coloro che hanno risposto positivamente alle specifiche campagne di crowdfunding, si ha avuto modo di procedere con l'acquisto di tre nuovi boschi che occupano complessivamente una superficie di 7.330 mq, localizzati nel Comune di Piovà Massaia e inclusi nel sistema forestale in cui ricadono le aree boscate della regione Santonco già da tempo acquisite per motivi di conservazione naturalistica (l’alneto impaludato di ontano nero di Lago Freddo e i querceti situati sui versanti collinari adiacenti).
Si tratta, rispettivamente, di un lembo di querco-carpineto mesoxerofilo perfettamente conservato con antichi carpini bianchi, di un bosco misto con querce e aceri campestri e di una formazione boschiva che si estende dal fondovalle di Lago Freddo sino alla sommità del rilievo posto a est, in cui si succedono differenti cenosi forestali distribuite lungo il gradiente edafico ed ecologico che va dai suoli impregnati d’acqua del fondo vallivo fino a quelli decisamente asciutti della cresta collinare.

Come sempre, anche queste nuove aree sono state intestate congiuntamente (in qualità di comproprietari al 50%) alla Federazione Nazionale di Pro Natura e al Circolo Valtriversa di Legambiente. Con queste nuove acquisizioni, la superficie boschiva complessiva acquistata a fini di conservazione integrale nell'area di Santonco è salita a 83.470 mq. Se a questa si aggiungono gli ambienti forestali tutelati in modo diretto ed esclusivo dall'associazione "Terra, Boschi, Gente e Memorie" di Castelnuovo Don Bosco e quelli protetti attraverso accordi formali e convenzioni pluriennali con proprietari privati e soggetti pubblici, la quota di boschi di pregio ad oggi protetta con stringenti misure di tutela nel Nordovest del territorio astigiano ha raggiunto un'estensione complessiva che supera i 60 ettari.

Sottolinea Franco Correggia: «Siamo perfettamente consapevoli che oggi i boschi corrono numerosi rischi, legati agli effetti del cambiamento climatico (in particolare ai periodi di siccità severa e agli eventi meteorologici estremi), agli attacchi parassitari, agli incendi, ecc. Tuttavia, per le compagini forestali che compongono il nostro mosaico di microaree protette, il rischio ancor'oggi maggiore (e cioè gli abbattimenti scriteriati e i tagli a raso dissennati che trasformano i consorzi boschivi maturi e strutturati in boscaglie degradate e impoverite) è per sempre scongiurato, almeno nella scala dei tempi umani. E, francamente, non ci sembra un risultato da poco...».

Ovviamente l'avventura non si arresta qui. Nuove donazioni di boschi sono in arrivo. E le associazioni stanno lavorando ventre a terra per arrivare in tempi brevi al traguardo dei 100 ettari di boschi di qualità messi al sicuro attraverso forme di protezione assoluta (garantite dall'acquisizione diretta) nell'Astigiano settentrionale. La specifica raccolta fondi è dunque sempre aperta e, per chi volesse continuare ad assicurare il proprio sostegno, questi sono i riferimenti bancari per eventuali donazioni:

FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA
IBAN:  IT44E0306909606100000115558

LEGAMBIENTE CIRCOLO VALTRIVERSA
IBAN:  IT55H0608547780000000027035

CAUSALE: Erogazione liberale a favore di APS per progetto acquisto boschi del nord-astigiano. Indicando tale causale è possibile usufruire della deduzione del 30 per cento sulla dichiarazione dei redditi.

Ogni euro che verrà ricevuto sarà convertito in modo immediato e lineare in concreti metri quadrati di bosco di pregio protetto. L'obiettivo resta sempre la salvaguardia e la messa in sicurezza di un importante patrimonio boschivo di alto valore ecosistemico, con tutti i suoi correlati contenuti di biodiversità e complessità ecologica.
Franco Correggia ricorda che «La nostra mission è che un piccolo angolo di biosfera, percorso in modo incessante da un'intensa corrente di vita, non corra più il rischio di essere annientato. Quello che siamo riusciti a fare è stato solo grazie all'aiuto di tante persone e organizzazioni. Di questo, ringraziamo ancora una volta infinitamente. Insieme a tutti gli organismi viventi che abitano i nostri boschi protetti..».

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