Il suolo piemontese occupato da superfici artificiali raggiunge il valore di 170.199 ettari, il 6,70 % dell’intera area regionale; è il secondo più alto della serie storica, inferiore al solo periodo di osservazione 2020-2021. Cuneo è la provincia piemontese che ha registrato lo scorso anno i maggiori consumi di suolo (179 ettari), superando sia Torino (168 ettari) e sia Novara (99 ettari). Un dato molto negativo, reso tale anche dall'incidenza di alcune grandi opere come i cantieri dell’autostrada A33, nel tratto compreso tra Alba e Roddi, la nuova tangenziale di Cherasco e il polo logistico in area MIAC (Mercato Ingrosso Agroalimentare Cuneo) nel capoluogo...
A cura di ARPA Piemonte.
E' stato presentato e pubblicato lo scorso 25 ottobre il Rapporto "Il consumo di suolo in Italia 2023" dall'SNPA - Sistama Nazionale per la Protezione dell'Ambiente.
Il consumo di suolo continua a trasformare il territorio nazionale. Al 2022 la copertura artificiale si estende per oltre 21.500 km2, il 7,14% del suolo italiano (7,25% al netto di fiumi e laghi). I cambiamenti dell’ultimo anno si concentrano in alcune aree del Paese: nella pianura Padana, nella parte lombarda e veneta e lungo la direttrice della via Emilia, tutta la costa adriatica, in particolare in alcuni tratti del litorale romagnolo, marchigiano e pugliese.
La perdita di suolo e di tutti i servizi ecosistemici che fornisce, compresa la capacità di assorbire l’acqua, non conosce battute d’arresto: il 13% del consumo di suolo totale (circa 900 ettari) ricade nelle aree a pericolosità idraulica media, dove l’11% di territorio è ormai impermeabilizzato, un valore sensibilmente superiore alla media nazionale (con un aumento medio percentuale dello 0,33%).
Considerando il consumo di suolo totale dell'ultimo anno, più del 35% (più di 2.500 ettari) si trova poi in aree a pericolosità sismica alta o molto alta.
Infine, il 7,5% (quasi 530 ettari) è nelle aree a pericolosità da frana.
I dati del Piemonte
Tra il 2021 ed il 2022 in Piemonte si sono consumati altri 617 ettari netti di suolo, per un totale di suolo occupato da superfici artificiali di 170.199 ettari, il 6,70 % dell’intera area regionale. Il valore è il secondo più alto della serie storica, inferiore al solo periodo di osservazione 2020-2021 in cui il consumo si era attestato a 679 ettari; nel 2022 il cosumo di suolo è connesso in maniera rilevante anche all’adeguamento della rete di trasporti con importanti opere che toccano sia il sud del Piemonte (Autostrada Asti-Cuneo A33, Terzo valico), sia il nord (tangenziale di Novara).
Per dare un’idea del consumo di suolo del 2022, è come se ogni giorno fosse stata artificializzata una superficie equivalente a 2,4 campi da calcio. In termini assoluti, il valore del 2022 proietta il Piemonte al quinto posto a livello nazionale, dopo Lombardia, Veneto, Puglia ed Emilia Romagna; in termini di aumento percentuale rispetto alla superficie artificiale dell’anno precedente, con il valore dello 0,36 % il Piemonte si attesta al primo posto in nord Italia, sopra la media nazionale pari a 0,33%.
Il Piemonte è quindi tra le regioni italiane in cui, in termini di nuovi consumi, il fenomeno risulta più marcato, con valori peraltro disallineati rispetto alle dinamiche demografiche: per ogni abitante in meno in Piemonte, negli ultimi dodici mesi si sono infatti consumati 332 m2 di suolo, valore in linea con il dato nazionale di 343 m2. In termini di suolo consumato rispetto all’area totale, il valore del 6,70% rimane invece inferiore al dato medio nazionale, che si colloca al 7,14 % e risulta tra i più bassi del nord Italia, in particolare rispetto alle regioni confinanti di Lombardia (12,16%), Emilia Romagna (8,89%), e Liguria (7,26) ma anche rispetto alle regioni del nord est di Veneto (11,88%) e Friuli Venezia Giulia (8,02%).
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