Il Circolo la Nostra Collina ed il Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.), co-organizzatori del convegno tenutosi a Chivasso sabato 26 marzo con tema la riattivazione della linea ferroviaria Chivasso Asti, scrivono la presente a riscontro della lettera inviata dai Sindaci all’attenzione del Presidente Alberto Cirio ed All’Assessore ai trasporti Marco Gabusi nella quale pongono alcune domande in merito al futuro della tratta in questione.
Temiamo, ma è praticamente una certezza, che la replica che verrà fornita dagli amministratori regionali non si discosterà dalle precedenti, segnando un nuovo nulla di fatto nella invece necessaria transizione dal trasporto privato a quello pubblico...
Esigenza imposta dagli obiettivi di riduzione dell’inquinamento atmosferico, causa di morti premature, problemi alla salute delle persone oltreché di sanzioni per il mancato rispetto dei parametri dei livelli di qualità dell’aria, diminuzione dei sinistri stradali, sviluppo delle aree di provincia diminuendone le diseguaglianze sociali e territoriali.
Nel nostro caso sicuramente la ferrovia soddisferebbe tutte le esigenze elencate costituendo uno dei cardini su cui rivolgere le attenzioni per una rinascita dei nostri territori in una veste nuova più lungimirante ed attenta al futuro che non potrà più essere come il passato, pena anche lo spopolamento dei nostri centri di provincia.
Con piacere abbiamo registrato la presenza di alcuni di voi al convegno di Chivasso ma con rammarico abbiamo notato l’assenza di molti e ce ne dispiacciamo in quanto il seminario, che peraltro ha riscosso un ottimo successo di pubblico, l’abbiamo pensato ed organizzato con l’unico obiettivo di far riflettere e di far emergere aspetti e idee, magari non noti, relativi all’opportunità che potrebbe offrire la riattivazione della nostra linea ferroviaria. Avreste ascoltato informazioni tecniche in merito alla gestione del servizio ma anche molte altre di tipo pratico in merito ad un ampio utilizzo del treno, per il trasporto ordinario oltreché in veste turistica, dimostrato da alcuni esempi virtuosi che hanno ottenuto grande successo nel nostro Paese.
A nostro parere quindi la ferrovia non deve essere vista come un mero costo bensì una risorsa come lo è stata nel passato ma oggi sicuramente con finalità diverse. Gli ingenti lavori che Fondazione Fs sta effettuando, sottolineiamo non a carico della Regione, sulla Chivasso Asti per mezzo di Rete Ferroviaria Italiana dovrebbero destare interesse ed entusiasmo, visione e ricerca di opportunità lavorative residenziali quindi di sviluppo territoriale.
Interventi di tale entità sulle nostre zone non si sono mai visti, l’unico rimane la costruzione della ferrovia agli inizi del ‘900, perciò siamo fermamente convinti che siano un’occasione da prendere al volo.
Ricordiamo inoltre che la Chivasso Asti, in una recente Conferenza Stato – Regioni che ha dato il via libera ad un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, è stata inserita in una lista di tratte ferroviarie ad uso turistico, sono 26 in tutta Italia, che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico, culturale ed ambientale che beneficeranno di fondi specifici.
Circolo la Nostra Collina
Co.M.I.S.-Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile