di Thomas Antoniotto.
Ho molto apprezzato i numerosi articoli riguardanti le ferrovie sospese in Piemonte, e ci sono alcune considerazioni che vorrei aggiungere per completezza:
1) Occorre valutare un miglioramento del sistema tariffario. Fermo restando che il prezzo dei biglietti dovrebbe essere, per quanto possibile, concorrenziale al costo dei viaggi in automobile, anche la modalità di acquisto dovrebbe essere agevolata. Gli acquisti online e gli stessi distributori automatici rendono attualmente l'acquisto dei biglietti compito lungo e complesso. Si potrebbe ipotizzare l'introduzione di tariffe/abbonamenti più simili a quelli dei mezzi pubblici urbani...
2) L'informazione ai viaggiatori nelle stazioni va potenziata. Al momento buona parte delle stazioni minori, sia sulle linee in esercizio e sia su quelle sospese, è sprovvista di qualsiasi informazione per i viaggiatori. Sarebbe sufficiente uno schermo e un altoparlante per indicare arrivi, partenze e eventuali ritardi.
3) Personalmente ritengo che l'ipotesi di istituire servizi con autobus per congiungere i centri abitati con le stazioni ferroviarie isolate non avrebbe molto successo. Anche ipotizzando un perfetto funzionamento del servizio, difficilmente ci sarà un utenza sufficiente, a maggior ragione se si tratta di centri abitati di piccole dimensioni. Un ulteriore trasbordo, con eventuali ritardi, può scoraggiare buona parte dei viaggiatori soprattutto se la distanza complessiva da percorrere con i mezzi pubblici è breve. Naturalmente è necessario valutare ogni singolo caso, ma in generale credo sia meglio migliorare i tempi di percorrenza complessivi dei treni piuttosto che mantenere fermate poco utilizzate. Inoltre è assolutamente necessario realizzare parcheggi adeguati presso ogni stazione.
4) Oltre all'orario cadenzato può essere utile istituire due differenti tipologie di collegamenti su ogni linea ferroviaria, uno "diretto" con poche fermate e un altro con fermata anche nelle stazioni minori. Eventualmente si può ipotizzare la realizzazione di nuove fermate in zone urbanizzate negli ultimi decenni che attualmente ne sono sprovviste, istituendo una sorta di metropolitana leggera.