Pronubi... cioè?

A cura di Aspromiele, Associazione Regionale Produttori Apistici del Piemonte.

È scoppiata la primavera in tutta la sua bellezza e sono esplose le fioriture su piante da frutto e prati: uno spettacolo per la vista e per l’olfatto.
Peccato che contemporaneamente siano partiti in maniera frenetica e incontrollata i trattamenti su frutteti e noccioleti, oltre che i diserbi in aree agricole, aree private ed anche pubbliche, evidenziando troppo spesso la mancata conoscenza di quanto previsto dalla legge.
Il risultato? Una strage di impollinatori...

Aspromiele, nell’ennesimo tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica (settore agricolo, privati cittadini e enti pubblici) promuove la divulgazione di un volantino di "raccomandazioni". Allo scopo è supportata dal Servizio Fitosanitario della Regione Piemonte, ma ognuno di noi può contribuire utilmente: condividiamolo sui social network e ovunque, in modo che possa raggiungere il maggior numero di persone possibile!

PRONUBI... CIOÈ?
Si tratta di quegli insetti che trasportano il polline da un fiore all'altro. Api, bombi e farfalle sono solo alcuni. Sono fondamentali per la sopravvivenza dell’umanità, si occupano dell'impollinazione dei fiori e quindi consentono la formazione dei frutti. Se uccidiamo gli impollinatori, rinunciamo a molti alimenti che riempiono le nostre case: dai frutti quali melo, pero, pesco, susino, albicocco, ciliegio, kiwi, nocciolo, castagno, mandorlo, noce, castagno, o piccoli frutti, agli ortaggi come pomodoro, carota, patata, cipolla, peperone, zucca, fava, zucchina, fagiolo, melanzana e cetriolo.

COSA STA SUCCEDENDO?
Le api e gli altri pronubi selvatici esistono sulla Terra da milioni di anni. Negli ultimi decenni però si sta assistendo ad una drammatica diminuzione del numero di api mellifere e di pronubi selvatici. Diserbanti e fitofarmaci usati nelle dosi e modalità sbagliate sono una delle principali cause di mortalità di questi ed altri insetti. Siamo TUTTI coinvolti nella responsabilità: enti pubblici, aziende, ma anche privati cittadini con l’hobby del giardino o dei fiori sul balcone.    

COME POSSO AIUTARLI?
Corretto impiego degli agro farmaci:

1) se devo trattare con insetticidi, fungicidi o acaricidi, NON POSSO FARLO nel periodo della fioritura o nelle ore centrali della giornata, cioè nelle ore di massimo volo dei pronubi;

2) prima di distribuire fitofarmaci sulle piante È FONDAMENTALE lo sfalcio della flora spontanea sottostante, effettuato al mattino presto prima che i fiori si aprano o verso sera, quando si richiudono. Eviterò di fare strage di insetti.

Corretto impiego di diserbanti e disseccanti:

se devo trattare con diserbanti o dissecanti, NON POSSO FARLO direttamente sui fiori; se vedo che ormai si sono sviluppati fiori, È FONDAMENTALE sfalciare, lasciare appassire e rimuovere la massa vegetale prima di procedere con la distribuzione del diserbante. Eviterò di fare strage di insetti.

Aumento del pascolo disponibile per gli insetti impollinatori: scegliere essenze ad interesse apistico da destinare al verde urbano, al verde privato, alle aree di interesse paesaggistico o alla produzione agricola (es. colza, grano saraceno, girasole, coriandolo, erba medica, phacelia, trifoglio, senape)

Salvaguardare o ripristinare le siepi interpoderali e ripariali con canne e arbusti per consentire la nidificazione degli apoidei selvatici.

QUALI COMPORTAMENTI QUINDI SONO VIETATI?

DISERBARE direttamente sui fiori.

DISTRIBUIRE INSETTICIDI O FITOFARMACI sulle piante in fioritura o in presenza di fioriture spontanee nel prato sottostante, nonchè in presenza di sostanze zuccherine extra-floreali (melata).

DISTRIBUIRE INSETTICIDI O FITOFARMACI O DISERBI in presenza di vento, favorendo la deriva della sostanza tossica verso zone non interessate al trattamento.


COSA RISCHIO SE LO FACCIO UGUALMENTE?

Denuncia presso il Servizio Fitosanitario, presso il Servizio Veterinario della Regione Piemonte e iCarabinieri Forestali.

E’ prevista una sanzione amministrativa da 200 a 1.200 € per i contravventori.

(REGIONE PIEMONTE - Legge regionale 22 gennaio 2019, n. 1. – artt. 96 comma 9 e 97 comma 4, punto a).

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