di Luigi Di Marco, Architetto PPC, Consigliere Nazionale AIAS e Co-coordinatore ASviS.
E’ quanto emerge da un rapporto OMS, UNEP e del Segretariato alla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) del 2015. Nulla di nuovo, poiché comunque ben noto alla scienza, almeno da diversi decenni se non di più, come le malattie infettive e le pandemie abbiano caratterizzato tutta la storia umana, quali effetti collaterali dell’antropizzazione e della modifica degli equilibri ecologici degli ambienti naturali.
Le malattie infettive determinate dalle zoonosi, passano da una specie animale all’altra e le aree urbanizzate sono le più vulnerabili alla diffusione dei virus. Come già storicamente lo erano le urbanizzazioni degli esseri umani, lo sono diventate anche le “urbanizzazioni” degli allevamenti intensivi, a dismisura sviluppate negli ultimi decenni...
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