Pagine come foglie: da leggere una dopo l’altra, con attenzione, e da abbandonare presto alla loro sorte. Da lasciare, se più fortunate, su una panchina: anzi, meglio ancora, ai piedi di un albero. Come foglie che a terra possono trasformarsi in fiori variopinti. O in ricordi, destinati a volar via nelle nostalgie e malinconie che questo tempo solleva a sciami...
Quando li avvertiamo ingiallire uno dopo l'altro. E, come interdetti, restiamo incapaci di un gesto che possa fermarli su una pagina qualunque. Per reagire allo svanire soltanto del passato. Per imparare a non dimenticarci di noi stessi. Di aver vissuto e di aver intravisto gli altri rivivere. Di aver attraversato gli autunni delle stagioni e della vita.
Tratto da «Foliage. Vagabondare in autunno», di Duccio Demetrio, Raffaello Cortina Editore, 2018, pp.256, € 18.