Si è conclusa una settimana importante per l'ambientalismo astigiano: dopo il “tutto esaurito” registrato nel primo incontro pubblico tra Amministratori e Cittadini, altra grande partecipazione popolare nella sala consiliare della Provincia per l'attesa conferenza del professor Paul Connett e della sua strategia “Rifiuti Zero”.
E se il primo incontro ha consentito di mettere a fuoco l'esatto punto della situazione e le intuibili strategie delle amministrazioni riguardo al progetto di costruzione di un possibile inceneritore di rifiuti nell'astigiano, le parole di Connett hanno steso una sorta di pietra tombale sull'esile argomentare di quanti si ostinano a considerare l'incenerimento come una soluzione al problema della gestione dei rifiuti: una operazione che l'osannato professore statunitense ha definito “stupid”. Quanta distanza tra le sue concezioni e quelle della Presidente della Provincia Maria Teresa Armosino che, solo tre giorni prima, aveva ribadito il suo radicato orientamento: “meglio un inceneritore che una nuova discarica” ...
In un'ora abbondante, Connett ha snocciolato numeri, statistiche, risultati scientifici, ricerche sul campo che riassumono perfettamente tutti i dubbi ed i pericoli che i Comitati e le Associazioni ambientaliste astigiane hanno già segnalato alle Istituzioni locali. Ed ha rimarcato come sia necessario uscire dalla logica di una civiltà “usa e getta” di tipo lineare (estrazione di materie prime, trasformazione/produzione, consumo, produzione di rifiuto) per restituire un senso circolare ai processi della natura (cioè riutilizzo completo di tutti i materiali, dunque zero rifiuti).
Questi argomenti li abbiamo già trattati alcuni mesi or sono attraverso un'intervista che potete trovare nella home page di AltritAsti; oggi vogliamo soltanto esprimere qualche sensazione a “latere”.
L'incontro con gli Assessori all'ambiente della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Asti e con il Presidente del Consorzio rifiuti Cbra aveva evidenziato una forte adesione dei cittadini all'azione avviata dai Comitati ambientalisti, facendo così “stemperare” il determinismo degli amministratori nel procedere nei loro progetti pro-inceneritore senza avviare consultazioni tecniche serrate allargate (ovviamente a parole, sarà il tempo a confermarci se volontà e dichiarazioni corrisponderanno).
Ma le loro assenze all'incontro con Connett (e quelle, più in generale, di tutti i Sindaci e gli Assessori astigiani) hanno chiarito molte cose, in primis il loro evidente “distacco” dall'ipotesi di poter approfondire la questione e mettere in discussione le loro “certezze”.
Eppure erano proprio loro i terzi “Attori” chiamati in causa da Connett nella sua declamata visione rivoluzionaria, che poggia sulle consapevolezze dei cittadini, sul nuovo virtuosismo produttivo delle aziende sostenibili e, appunto, su una adeguata leadership politica, elemento essenziale per saldare in modo ferreo gli anelli della catena dello “zero sprechi”.
Ma gli Amministratori dov'erano ? ...
Peccato, perché avrebbero ascoltato notizie interessanti sui “migliori inceneritori ora funzionanti nel mondo”; ad esempio quello di Brescia: costo circa 300 milioni di euro per bruciare rifiuti che potrebbero invece essere scomposti e recuperati in mille utili modi ...
E quanto costerebbe un possibile inceneritore in terra astigiana ? Difficile essere certi, in assenza di documenti e progetti specifici; diciamo attorno ai 200 milioni di euro, senza sbagliarci di troppo ? Tutti denari pubblici che le nostre comunità locali non possiedono e che dovrebbero essere reperiti da fondi statali e comunitari, indebitandosi per molti anni e distogliendo risorse ingenti da qualunque altro possibile intervento sociale.
E avrebbero anche ascoltato qualche utile notizia su una autentica follia: il capitolo delle “compensazioni economiche” (come nel caso del progetto di Torino/Gerbido), ovvero la valutazione economica che riguarda l'incidenza dei “danni collaterali” per la salute umana a seguito della costruzione di un nuovo impianto (“se la tua comunità accetta che venga costruito un nuovo inceneritore che emetterà le seguenti sostanze nocive, nelle seguenti quantità, per ics anni, provocando i seguenti casi di danni alla salute dei residenti, in un ammontare presumibilmente pari a ypsilon ammalati ... la tua amministrazione riceverà zeta milioni di euro - subito - a titolo di risarcimento morale e una cifra annuale di canone compensativo fisso” !!!).
Qualcuno direbbe: sulla salute non si scherza ...
Bene, questa è la situazione. Rispetto ad una settimana fa, c'è un Movimento forte (cioè competente e numericamente molto rappresentativo) contrario al progetto e ci sono i dati del Cbra che testimoniano che Asti è su una strada più che virtuosa e che può solo continuare in quella direzione, assolutamente opposta a qualunque inceneritore di prossimità.
Gli Amministratori sono stati avvertiti e paiono consapevoli che “sarà dura”. In questi giorni si avvieranno le prime ipotesi di Consulte e Tavoli tecnici (opportunità partecipative ma anche lame a doppio taglio ...).
Insomma, si vedrà: tutti attenti ai prossimi sviluppi e tutti pronti a misurare i gesti. Di certo, ora l'inceneritore è un “affare di tutti” ...