Lo scorso martedì è stato costituito il “Comitato Vigilanza Motocross”, un soggetto che si è dato un profilo assolutamente civico (apartitico), aperto a tutti i cittadini che si riconoscano nelle sue iniziative e ne condividano scopi e finalità. Il Comitato nasce come conseguenza alla delibera adottata dall’Amministrazione Comunale di Castagnole Monferrato che ha accolto favorevolmente l’inserimento nel suo Piano Regolatore di “un’area sportiva privata di interesse collettivo” per la realizzazione di piste permanenti per attività motoristiche e di motocross nella regione denominata Mostifò, a nord della frazione di Valenzani ...
Poichè tali impianti presentano abitualmente significativi impatti sull’ecosistema della località prescelta e dei terreni limitrofi, rappresentando verosimilmente una fonte stabile di inquinamento acustico e chimico nell’intera zona, i primi sottoscrittori dell'atto costitutivo del Comitato si sono posti la preoccupazione che tali effetti negativi possano ulteriormente essere amplificati dalla volontà della società proponente il progetto di realizzare un impianto funzionante quotidianamente e predisposto per ospitare gare a rilevanza nazionale ed internazionale, con una dotazione di due piste collocate una a Sud e a Nord dell’area prescelta. Risulta quindi fondamentale la determinazione degli impatti ambientali, nelle sue diverse articolazioni, su tutto il territorio comunale e zone limitrofe, limitando al massimo l’inutile consumo del suolo.
Il Comitato ha infatti due specifiche finalità: vigilare sulla corretta e puntuale osservanza di tutte le norme in merito di sicurezza e difesa dell’ambiente, evitando qualsiasi inutile consumo del suolo; assicurare, per quanto possibile, a favore dei cittadini di Castagnole Monferrato e delle zone limitrofe la più ampia diffusione della conoscenza sull’iniziativa progettuale legata alla pista di motocross.
Non si tratta, dunque, di un Comitato Spontaneo "contro" in modo aprioristico, ma piuttosto di un soggetto che si propone di contribuire - unitamente all’Amministrazione comunale di Castagnole Monferrato per quanto di sua competenza - alla corretta determinazione dell’impatto ambientale sul territorio comunale e zone limitrofe di questa zona tipica del pregiato vino Ruchè, derivante dalla progettata costruzione di un crossodromo e sulla diffusione alle cittadinanze interessate delle informazioni collegate alle fasi procedurali che precedono l’autorizzazione.
Il Comitato è stato costituito inizialmente da una rappresentanza di persone che hanno diversificati interessi nell’area di Castagnole e in zone limitrofe: imprenditori vitivinicoli, albergatori, produttori di prodotti tipici locali, il gestore dell’Azienda Faunistica Venatoria e liberi cittadini.
Il progetto di crossodromo insiste su un anfiteatro naturale (Valle Randello) in frazione Calcini a circa 1500 metri dall’ultima casa della borgata castagnolese e a circa 700 metri dalla strada provinciale, su una estensione di circa 39 ettari, due dei quali occupati dalla pista mentre il resto sarebbe adibito alle strutture accessorie (parcheggi, bar, ristorante, servizi, piazzali, strade ecc.).
Gli Enti coinvolti nel procedimento della Conferenza dei Servizi hanno già formulato parecchie osservazioni critiche al progetto, in particolare sotto il profilo dell'impatto acustico e delle emissioni in atmosfera, della carente documentazione progettuale presentata, dell'impatto paesaggistico, dei vincoli idrogeologici, dell'insistenza di aree classificate come agricole.
La società proponente ha ora tempo fino al 19 agosto per presentare documentazioni integrative e dunque "convincere" Arpa, Asl, Regione, Provincia e tutti gli altri Enti della sostenibilità di un progetto che non pare particolarmente adatto al luogo prescelto.
Su tutto, ora, ci sarà un Comitato Spontaneo in grado di garantire il proprio indipendente controllo ...