Novità sul poligono di tiro a volo di San Marzanotto



Lo scorso 21 ottobre il Comune di Asti ha emesso una ordinanza di demolizione di alcune opere edilizie prive di permesso di costruzione interne al poligono astigiano di tiro a volo. E', per ora, l'ultimo tassello di una querelle che vede impegnato un comitato di cittadini che da anni denuncia all'amministrazione comunale il problema dell'inquinamento acustico ed ambientale arrecato da questo poligono che si trova, in linea d'aria, a meno di 1 km. circa dalla frazione di Variglie ed è attivo durante tutte le ore del giorno, dal lunedì alla domenica ...

Una petizione promossa dal comitato segnalava che «Purtroppo il poligono non è dotato di alcun sistema di insonorizzazione e i continui spari, gia chiaramente udibili anche da corso Venezia, diventano in questo modo fonte di disturbo e disagio. L'area nei dintorni di Variglie, oltre ad essere un'area sottoposta a vincoli paesaggistici ed ambientali, seppur discretamente popolata è particolarmente tranquilla ed amena ... condizione rara e preziosa per il patrimonio culturale e paesaggistico della provincia di Asti, soprattutto se improntato alla ricettività turistica. I continui spari del poligono di San Marzanotto, però, oltre ad essere fonte di disturbo e disagio per la popolazione, minano questo stato di cose. Inoltre, come può essere constatato con un semplice sopralluogo, l'area viene pesantemente inquinata da tale attività: infatti i piattelli che vengono frantumati dalle pallottole sparate finiscono nel laghetto sottostante, cosi come la polvere da sparo ed il piombo usato per le pallottole. In altri comuni, probabilmente più sensibili ai problemi acustico/ambientali, tali evidenze sono state affrontate e risolte nel migliore dei modi: un esempio è il sequestro di un poligono di tiro da parte del Corpo Forestale di Caserta.
Negli ultimi anni sono state diverse le segnalazioni rivolte ai diversi organi competenti, senza che nulla venisse fatto. Affinchè tale situazione non diventi col tempo ingestibile è necessario affrontare seriamente il problema quanto prima, imponendo un adeguato sistema di insonorizzazione acustica con conseguente bonifica dell'area oppure, qualora fosse necessario, procedere con la revoca del permesso di esercitare l'attività di tiro al volo nell'area
».

La Provincia di Asti dovrebbe avere intanto in preparazione un'ordinanza di bonifica alla stessa società, dopo che è stato rilevato inquinamento da piombo nei terreni.

Ora interviene questo atto formale da parte del Comune, che intima entro 90 giorni la demolizione delle strutture ad opera dell'associazione sportivo dilettantistica Tiro a volo di Asti.
Ecco l'ordinanza pubblicata nell'albo pretorio:


COMUNE DI ASTI - Ordinanza n. 994, in data  21/10/2013.

OGGETTO: ORDINANZA DI DEMOLIZIONE A SEGUITO DI REALIZZAZIONE DI OPERE EDILIZIE IN ASSENZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE - ART. 31 D.P.R. 06/06/2001 N. 380

IL DIRIGENTE

Richiamata la Comunicazione in data 19/12/2012 (prot.gen. n. 99900) di avvio del procedimento amministrativo ex legge 241/’90 e s.m.i. per la repressione di abusi edilizi, predisposta a  seguito di sopralluogo e relativa relazione redatta da tecnici di questo Settore in data 14/12/2012, con la quale si informava il Sig. SCAGLIONE Filippo, Presidente-Legale Rappresentante dell’ ASSOCIAZIONE SPORTIVO DILETTANTISTICA TIRO A VOLO DI ASTI  proprietaria,  che presso  gli immobili siti in Asti, Fraz. San Marzanotto – Reg. Molinasso, individuati al Catasto Terreni al Foglio SA/8 – particelle n. 194 (ex 10/a), n. 11, n. 12, n. 186 (ex 13/a), n. 158, n. 159, n. 189 (ex 167/b), n. 190 (ex 168/a), n. 192 (ex 169/a) in zona che il vigente P.R.G.C classifica in parte come SP.0.1 Aree consolidate a destinazione turistico ricettiva, sportiva e per l’impiego del tempo libero e in parte come Agricola - Classe B-C del P.A.I. – Classe III.a.2 della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica, ricadente all’interno della fascia di rispetto del Fiume Tanaro classificato come acqua pubblica ai sensi del Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42, sono state eseguite opere edilizie non previamente autorizzate e più precisamente:

1) Realizzazione di fabbricato con struttura metallica, chiuso sui quattro lati tramite pannellatura lignea e con manto di copertura in lastre ondulate di cls risultante dotato di porta d’ingresso e finestre e posizionato su una platea in cls di mq. 140 circa. Internamente è piastrellato, dotato di impianto elettrico, idrico sanitario, gas GPL e riscaldamento tramite stufa a pellet e convettori. Inoltre il manufatto risulta suddiviso in due locali, il primo di mq. 20 arredato con tavoli, sedie, divani e bancone bar e il secondo, di mq. 18 arredato con lavandino, cucina, pensili, piani di lavoro, frigorifero, affettatrice e forno. Internamente gli ambienti risultano di altezza utile, da pavimento alla controsoffittatura, pari a mt. 2,30/2,90 mentre l’altezza esterna, misurata al di sotto delle travi portanti metalliche è di mt. 2,55/3,40;

1) Realizzazione di blocco servizi igienici di mq. 27 e altezza massima mt. 3,10/2,80 interamente in muratura a con copertura in lastre prefabbricate coibentate. Internamente il corpo di fabbrica è stato suddiviso in tre ambienti destinati a servizi maschili, servizi femminili e servizi disabili, piastrellati e dotati di lavandini, docce, w.c., impianto elettrico, riscaldamento e idrico-sanitario;

2) Realizzazione di platea in cls di spessore cm.30 e superficie mq. 200;

3) Installazione sul lotto di un box prefabbricato di mt. 2,40 x 6,00 e altezza mt. 2,50 utilizzato come ripostiglio;

4) Realizzazione di fabbricato in blocchetti di cls e copertura in onduline di cls , di dimensioni mt. 3,00 x 3,00 e altezza mt. 1,80/2,20 utilizzato come legnaia;

5) Realizzazione di due tettoie di copertura delle pedane di tiro a volo, in difformità da quelle previste con la C.E. n.11/1994. Entrambe risultano infatti di mt.17,60 x 5,50 e altezza massima mt. 3,10/2,60 anziché mt. 20,00 x 4,00 e altezza mt. 3,00/2,20;

6) Realizzazione di tettoia con struttura metallica e copertura in lastre ondulate di cls, avente dimensioni mt. 7,60 x 3,70 e altezza mt. 2,50/2,80 poggiante su un battuto di cls di mq. 32 utilizzata per deposito materiali;

7) Installazione di un box prefabbricato di mt. 2,00 x 4,50 e altezza mt. 2,65 utilizzato come ripostiglio;

8) Realizzazione di palizzata “fonoassorbente” con pali in legno di sezione cm. 15 e altezza mt. 5,00 fuori terra avente sviluppo di mt. 10,00 circa;

9) Realizzazione di pedana di tiro a volo mediante l’installazione di una tettoia metallica di dimensioni mt. 1,80 x 18,10 e soprastante copertura in lastre ondulate di superficie totale mq. 90 con sottostante platea di cls di mq. 70 circa;

10) Realizzazione di pedana di tiro a volo mediante l’installazione di una tettoia metallica di dimensioni mt. 2,05 x 7,70 e soprastante copertura in pannelli “sandwich” coibentati di superficie totale mq. 40 con sottostante platea di cls di mq. 30 circa. In corrispondenza della pedana è stato inoltre ricavato un alloggiamento per i macchinari, in parte seminterrato e delimitato su tre lati da blocchetti di cls e soprastante lastra metallica di copertura con dimensioni di mt. 1,80 x 2,20 e altezza mt. 1,20;

11) Installazione sul lotto di sette cabine in lamiera per l’alloggiamento dei macchinari di lancio dei piattelli, aventi dimensioni di mt. 1,20 x 1,20 e altezza mt. 1,80 tre dei quali posizionati a terra, uno posizionato su una struttura metallica sopraelevata e altri tre posizionati sopra cubi prefabbricati di cemento;

12) La viabilità e l’area parcheggio non sono state realizzate così come previste con la  Concessione Edilizia n.11/1994.

Dato atto che alla predetta comunicazione non ha fatto seguito alcuna osservazione/controdeduzione scritta in merito, ovvero presentazione di istanza di sanatoria;

Visto l’art. 31 del DPR 06/06/2001 n. 380;
Visto l’art. 107 del D.L.gs.vo 18/08/200 n. 267;

Per quanto sopra emerso,

ORDINA

Al Sig. SCAGLIONE Filippo in qualità di Presidente – Legale Rappresentante dell’ASSOCIAZIONE SPORTIVO DILETTANTISTICA TIRO A VOLO DI ASTI, con sede in Fraz. San Marzanotto – Reg. Molinasso,  la demolizione/rimozione, a proprie spese entro il termine di 90 (novanta) giorni dalla data di notifica della presente ordinanza delle opere abusive in premessa descritte,

MANDA

ai competenti  uffici  per la regolare notifica della presente ordinanza al  Sig. Sig. SCAGLIONE Filippo nato a Santo Stefano Belbo il 10/05/1953 in qualità di Presidente – Legale Rappresentante dell’ ASSOCIAZIONE SPORTIVO DILETTANTISTICA TIRO A VOLO DI ASTI,  con sede in Fraz. San Marzanotto – Reg. Molinasso, proprietaria;

AVVERTE

Che decorso inutilmente il termine sopra citato senza che sia stata eseguita la demolizione, i manufatti sopradescritti e l'area di sedime sulla quale insistono,  saranno acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del comune, ai sensi del 3° comma del citato art. 31 del DPR 06/06/2001 n. 380;
Avverso il presente provvedimento è possibile ricorrere, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di notificazione, al Tribunale Amministrativo Regionale per il  Piemonte;

Il presente atto è legalmente pubblicato all’Albo Pretorio Telematico, sul sito informatico del Comune, ai sensi della vigente normativa in materia.

IL DIRIGENTE, Arch. Angelo DEMARCHIS

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