di Giovanni Currado.
Uno studio dell'architetto Currado presenta le ipotesi di riutilizzo delle linee ferroviarie minori facenti capo ad Asti, Alba, Alessandria, Chivasso, Casale Monferrato, Acqui Terme, Tortona, Novi Ligure, inseriti in progetti e successivamente in Programmi Regionali di Sviluppo (PISL e PTP) già a partire dal 2002. Non sarebbe forse ora di analizzare seriamente questo progetto e discuterlo in maniera (pubblica) organica ? ...
La recente decisione della Regione Piemonte di sopprimere l'esercizio delle linee ferroviarie minori e l'isolamento dai collegamenti di lunga e media percorrenza del Piemonte Meridionale a seguito
dell'apertura della linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino - Milano - Roma - Napoli, hanno, di fatto, azzerato quell'integrazione infrastrutturale che aveva, a partire dal periodo preunitario, creato le basi per lo sviluppo (agricolo ed industriale) del Sud del Piemonte.
Partendo dall’inquadramento territoriale del Sud del Piemonte e dalla presentazione della ricchissima rete delle linee ferroviarie esistenti, lo studio ha come finalità quella di dimostrare che il riutilizzo sistematico di tali linee come "linee metropolitane leggere" al servizio del trasporto locale in alternativa all’uso dell’auto, porta a un inevitabile miglioramento della congestione sugli assi stradali di adduzione alle città capoluogo (esmpio Asti) con sicura ricaduta sull’indice di qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico, nonché sul miglioramento dell’incidentalità lungo le strade cittadine.
Viene infine presentata l’ipotesi progettuale di creare nuovi centri di interscambio treno più bus lungo tali
linee metropolitane, messe a sistema con un nuovo progetto di “Collegamento Cadenzato” tra Asti (con possibile estensione sino ad Alba), Alessandria, Milano Rogoredo (punto di interscambio con la linea ad alta velocità Milano – Roma).
Nello studio vengono approfonditi i problemi esistenti nel nodo di Torino e di Milano e illustrati i risultati (prima di tutto economici con specifico riferimento al bacino di utenza e di turisti che un tale servizio riuscirebbe a intercettare per il Piemonte meridionale e non solo – collegamenti con la macroarea Torino, Milano e Genova) anche in previsione di due eventi importantissimi quali l'EXPO 2015 e il Bicentenario della nascita di Don Bosco: eventi che non devono trovare il nostro territorio impreparato o, peggio, emarginato dai Corridoi e dai centri di Interscambio (aeroporti, porti…) nazionali ed internazionali.
Giovanni Currado
Questi temi verranno ampiamente affrontati all'interno della quinta edizione del Festival del Paesaggio Agrario, in particolare nella giornata di sabato 15 giugno:
ore 10 ad Asti (Palazzo Gazelli, via Quintino Sella), nella Tavola rotonda: "Le potenzialità del territorio tra economia, servizi e valorizzazione";
ore 17.30 tra Neive e Castagnole delle Lanze durante la "Camminata sul binario morto". Partenza da Neive della passeggiata sul tracciato della ferrovia (recentemente abbandonata) verso Castagnole delle Lanze, guidata da Alessandro Mortarino coordinatore nazionale del "Forum Salviamo il Paesaggio". Il percorso a piedi sarà accompagnato dalla “Cricca dei Mescià”- un gruppo di giovani musicisti, artisti e animatori - e da alcuni esperti che scandiranno con letture, stimoli artistici e anche proposte tecnico-progettuali il nostro passaggio lento tra la provincia di Cuneo e quella di Asti, lungo il filo della memoria e dello scandire dei nostri giorni.
In entrambe le occasioni sarà presente l'architetto Giovanni Currado con cui approfondiremo la importante questione connessa alla "metropolitana leggera" ...