Se vogliamo i turisti, dobbiamo crederci



di Marisa Pessione.


Una interessante indagine sviluppata nelle ultime settimane da "La Nuova Provincia" prende in esame la non trascurabile offerta artistica proposta da musei e pinacoteche della nostra provincia. In molti piccoli comuni ce ne sono di interessanti e ancora poco conosciute e gli articoli della brava Daniela Peira li raccontano con puntuale dovizia di particolari. Tanto che mi viene voglia di andare a visitare il Musarmo di Mombercelli, aperto (secondo le indicazioni della giornalista) nel pomeriggio della terza domenica del mese ...

E' domenica 17 febbraio, l'orario di apertura invernale suggerito è dalle 15,30 alle 17: perfetto per un pomeriggio di pungente freddo da intercalare tra una passeggiata tra i sentieri del paese collinare e la visita alla mostra ospitata nella suggestiva sede delle ex carceri mandamentali, tra cui spiccano le opere del compianto Paolo Spinoglio.

Alle 15,30 il mio piccolo gruppo è dinanzi all'ingresso del museo, perfettamente indicato dalla segnaletica stradale. Ad accoglierci troviamo un sospetto strato di neve e ghiaccio in prossimità del portone d'ingresso e veniamo assaliti dai primi dubbi: il luogo pare tutt'altro che pronto ad ospitare visitatori.
Anche le insegne, un po' sbiadite e "sbianchettate", contribuiscono ad accrescere i nostri dubbi. Indicano un orario di apertura differente: aperto la domenica (non solo la terza, dunque ...) dalle 15,30 alle 18, un orario ancora più ampio.
Ma nessuno appare all'orizzonte.

Restiamo per un po' ad attendere, senza successo. Torniamo a fare quattro passi nel paese e riproviamo tra le 16,30 e le 17, questa volta chiacchierando con una piccola comitiva di turisti svizzeri che ci raccontano del luculliano pranzo appena concluso in un ristorante della zona e delle bellezze collinari apprezzate fino a quel momento.
Terminate le chiacchiere, ce ne andiamo tutti per le nostre "meste" strade. A uno degli svizzeri scappa l'inevitabile "ah, l'Italia": come dargli torto ? ...

Per la visita al museo sarà per una prossima volta.
Almeno per noi, se ne avremo ancora voglia.

Ma gli svizzeri, torneranno ?

Pensare che sarebbe stato sufficiente un cartellino e una frase gentile: "caro turista, oggi il museo resterà chiuso per cause di forza maggiore. Ce ne scusiamo ...".


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