Una sentenza che fa girar le pale ...


Il Tar Piemonte ha emesso la sua sentenza in merito al danno paesaggistico causato dagli impianti eolici: le pale possono essere installate in zone paesaggisticamente tutelate perchè il parere negativo sugli aspetti paesaggistici espresso dalla Soprintendenza e dalla Regione sottende un giudizio «estetico negativo di tali impianti, il quale è soggettivo e non necessariamente corrisponde al comune sentire dell’epoca corrente» ...

La decisione del Tar (riferita al piano “Garessio Viola Eolica”, per l’installazione di 12 pale sul monte Mindino, nella Val Tanaro della provincia di Cuneo) lascia sconcertati. E' infatti sorprendente che un Tribunale Amministrativo Regionale possa ridurre il parere di Soprintendenza e Regione ad un puro aspetto estetico considerato lontano dal nostro contesto di vita.
Tale valutazione, ora, potrebbe tranquillamente essere applicata a qualunque altro progetto cassato dagli Enti locali e/o dalla Soprintendenza.

C'è da ricordare che nel caso specifico delle pale eoliche del Mindino, vi era già stata anche la valutazione del Consiglio dei Ministri che aveva dichiarato il progetto non autorizzabile (e lo aveva dunque "bloccato") sulla base di due prescrizioni vincolanti indicate dalla Soprintendenza per i Beni paesaggistici e architettonici e dalla Regione Piemonte: la collocazione delle pale nel rispetto dell’articolo 13 del Piano Paesaggistico Regionale (che vieta interventi nella fascia di rispetto di 50 metri dai crinali alpini) e la visibilità dell’installazione dal vicino castello di Casotto.

Il Tar, con la sua sentenza, dà invece ragione all'azienda proponente il progetto eolico: il divieto generale di nuove edificazioni nella fascia di rispetto di 50 metri dai crinali tutelati dal PPR non è applicabile agli impianti eolici e l'impatto visivo dell’impianto (o la eventuale riduzione delle altezze delle relative torri eoliche) «non risolve comunque il problema della visibilità del parco eolico da valle e tantomeno dai percorsi escursionistici».

La "fame" di energia vince sul rispetto del territorio.
Ci si augura che un buon ricorso al Consiglio di Stato restituisca un senso alla tutela dei nostri luoghi ...

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