Normalmente AltritAsti non è solito utilizzare titoli o parole forti. Ma questa volta il dovere di cronaca ci porta a non mascherare l'affermazione conclusiva di Luca Mercalli nella sua "Lectio Magistralis" proposta al pubblico astigiano di "Passepartout": un paio d'ore di appassionata e appassionante analisi dell'evoluzione umana sul pianeta Terra e, in particolare, degli ultimi 50 anni di dissipazione delle risorse primarie ...
Abbiamo più volte già ospitato le preziose considerazioni di Luca Mercalli che, da anni, condivide con noi le iniziative del Movimento Stop al Consumo di Territorio e del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio, e quindi diamo per scontato che i nostri lettori conoscano il suo (e nostro) pensiero: la modernità ci ha portato a poggiare tutta la nostra economia sui consumi, dimenticandoci che il pianeta ha però risorse finite. E, appunto, dal dopoguerra ad oggi i nostri consumi sfrenati ci stanno portando ad uno scenario agghiacciante: cambiamento climatico che sconvolgerà - sta già sconvolgendo - la nostra vita (ghiacciai in dissolvimento, 2/3 gradi minimo di innalzamento delle temperature, coste che verranno erose dall'innalzamento dei mari), fonti fossili (cioè il "carburante" della nostra esistenza) ormai in rapida diminuzione, minerali e acqua sempre più limitata.
Eppure pare che la "politica" non voglia tenerne conto e continui ad annunciare il superamento dell'attuale crisi economica (come fosse un fenomeno passeggero) grazie alla ripresa della "crescita".
Mercalli ci ricorda che la "crescita" non può più essere la via di uscita da una difficoltà tutt'altro che momentanea. E che le ricette, dunque, devono entrare con decisione nel salto epocale, lasciarsi alle spalle un modello che oggi non può più funzionare e imboccare un nuovo rinascimento basato su stili di vita davvero sostenibili.
Non sono semplici supposizioni di un "semplice" divulgatore, ma dati inequivocabili e scientifici che vanno letti con la giusta attenzione. Purtroppo, poche ore prima della "lectio magistralis" di Luca, il premier Monti aveva nuovamente ripetuto il suo "mantra" che coniuga crescita e sviluppo, stimola l'avvio di nuovi cantieri stradali e autostradali (le ormai famose grandi opere), mentre le risposte che un pianeta malato invoca sono quelle del ritrovamento di un senso della comunità rispettoso delle sue risorse prossime alla fine.
Pianeta e Politica iniziano entrambi con la lettera P, eppure sono mondi gravemente distanti.
L'uomo, animale intelligente per antonomasia, saprà correggere il tiro della Politica per salvare il Pianeta e quindi sè stesso ? La strada è una sola. E non prevede la crescita.
Chi si ritiene, oggi, ricco perchè ha del denaro in banca deve sapere che la ricchezza di domani sarà invece possedere un orto per prodursi la propria sovranità alimentare, un pozzo per irrigare le proprie coltivazioni, un tetto fotovoltaico per generare la propria fonte energetica, la capacità di usare le mani per le più necessarie, indispensabili e primarie esigenze.
Un messaggio chiarissimo che la folla che gremiva il cortile del palazzo del Collegio di Asti ha mostrato di comprendere.
Mercalli ha salutato tutti salendo sulla sua auto elettrica appena "ricaricata".
Come un uomo libero ...
(A proposito: "minchiate" significa semplicemente "sciocchezze" !).