di Alessandro Mortarino.
Due settimane fa, prima del voto alla Camera del decreto legge 135/2009 sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali, il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche aveva iniziato a sollevare l'interesse di tutti gli astigiani all'importante tema. Ora, attorno al suo appello democratico, si sono schierati in tanti: gestori degli acquedotti, Comuni, forze politiche, il mondo dell'informazione, i cittadini ...
E' questa la sensazione emersa anche nell'affollata riunione della nostra Rete locale a salvaguardia della gestione pubblica degli acquedotti tenutasi lo scorso Venerdì 27 Novembre, che ha infatti visto la presenza anche dell'ex Presidente dell'Asp Claudio Caron, dell'attuale Presidente dell'Acquedotto del Monferrato Aldo Quilico, del Vice Presidente dell'Ato 5 Astigiano-Monferrato Mario Magnone e che, contemporaneamente, ha anche segnato la sua ulteriore crescita “numerica”: ora il Comitato astigiano è composto da 54 Organizzazioni, dopo l'adesione del Comune di Castagnole delle Lanze, di Agribio Piemonte e della cooperativa “Terra e Gente” di Albugnano.
Sono molti i temi discussi durante la serata, proviamo ad offrirvene una sintesi estrema:
1. Innanzitutto si è deciso di stimolare il nostro coordinamento nazionale ad ipotizzare un possibile percorso referendario in accordo con le forze politiche che riterranno utile questa strada di democrazia “dal basso”, purché il referendum non sia accorpato ad altri quesiti di differente natura.
2. Si è deciso di chiedere formalmente all'amministrazione provinciale di Asti (stante il perdurante ed incomprensibile silenzio del Presidente Armosino, nonostante i nostri ripetuti solleciti) di rispondere al seguente nostro quesito: “nel Giugno 2007 il Consiglio provinciale aveva deliberato all'unanimità l'adesione convinta alla proposta di legge d'iniziativa popolare per la totale ri-pubblicizzazione degli acquedotti italiani, l'esatto opposto di quanto l'onorevole Armosino ha votato alla Camera (ovvero l'articolo 15 del decreto legge 135/2009, che dispone al 31/12/2011 la cessazione di qualunque gestione del servizio idrico da parte di Società di capitali detenuta al 100 % da Enti Pubblici). Pertanto riteniamo indispensabile ed urgente conoscere qual'è attualmente, su un tema universalmente così delicato come quello del diritto all'acqua, la precisa posizione dell'amministrazione provinciale e se le deliberazioni del 2007 debbano considerarsi un impegno solo per la precedente amministrazione” ...
3. Si è ricordato che le gravi ulteriori modifiche previste dall'articolo 15 (obbligatorietà di gara e cessazione dell'affidamento “in house”, ingresso azionario di socio privato che detenga non meno del 40 % del pacchetto azionario e sia contemporaneamente il soggetto cui vengano attribuiti specifici compiti operativi, dunque abbia la diretta gestione del servizio idrico ecc. ...) fanno parte di una più ampia revisione di tutti i servizi pubblici locali (l'intero impianto del DL 135/2009) e, dunque, chiamano tutti noi ad una attenta vigilanza ed alla inevitabile necessaria futura estensione del nostro lavoro sociale anche alle tematiche rifiuti (il “caso Gaia” è tragicamente quanto mai attuale ...), trasporto pubblico ecc. Una cosa per volta, però: iniziamo (anzi: continuiamo) con l'acqua ...
4. Si è stabilito di avviare una specifica campagna provinciale per far sì che gli Statuti dei Comuni che attualmente non gestiscono direttamente i loro acquedotti vengano modificati e prevedano la deliberazione che il Servizio Idrico Integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini. Nel mese di Dicembre tutti i nostri aderenti sono invitati a consegnare/trasmettere ai loro rispettivi Sindaci una specifica richiesta in tal senso, a nome del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche (vedere i seguenti due documenti https://www.altritasti.it/index.php/archivio/acqua-diritto-di-tutti/644-acquadocumenti-per-la-campagna-astigiana-di-modifica-statuti : una lettera di trasmissione già pronta e una bozza di delibera standard).
5. A Gennaio, si valuteranno le risposte ottenute e decideremo di avviare, nei Comuni che avranno mostrato un atteggiamento contrario alla nostra richiesta, una specifica raccolta firme per chiedere popolarmente al Consiglio comunale di discutere la nostra proposta di modifica statutaria.
6. Una buona notizia: il Comune di Cortiglione ha già deliberato nei giorni scorsi la proposta formulata e si accinge a modificare in tempi brevi lo Statuto Comunale. Cortiglione è, assieme a Rocchetta Tanaro e Castello di Annone, l'unico comune astigiano che gestisce ancora in maniera diretta il proprio acquedotto. Per i 51 Comuni astigiani serviti dall'Acquedotto del Monferrato (che, come sapete, rappresenta l'esatta veste giuridica che noi vorremmo per tutti i gestori dei nostri acquedotti, ovvero il Consorzio fra Comuni) si è deciso non esserci urgenza di contatto in questa prima fase in quanto, di fatto, essi hanno già formalmente sancito da anni la loro piena adesione ad una gestione rigorosamente pubblica e possiamo quindi tranquillamente già considerarli al nostro fianco. Questo significa che, ovviamente, i gruppi e cittadini aderenti che risiedono in qualcuno di questi 51 Comuni possono tranquillamente già iniziare a sottoporre i nostri documenti al loro Sindaco (ma complessivamente possiamo agire con un po' di tempo in più dinanzi). In generale, dunque, la nostra azione a breve dovrà concentrarsi sui 64 Comuni serviti da Asp, Acquedotto della Piana e Acquedotto Valtiglione e del Sud astigiano (dove la gestione è curata da soggetti diversi). Castagnole Lanze, San Damiano e Villanova sono già stati contattati e sono prossimi alla discussione consigliare.
7. Infine il Gruppo P.E.A.C.E. ed il sottoscritto, che sin dagli inizi ha sempre gestito la segreteria ed il coordinamento del nostro Comitato, ha correttamente rimesso il proprio mandato per favorire una plurale attività organizzativa. L'assemblea dei presenti ha voluto rinnovare la fiducia ed il Gruppo P.E.A.C.E. ha accettato di proseguire nella sua opera di coordinamento sino alla prossima riunione del Comitato stesso (prevista in Gennaio), in cui sarà previsto all'OdG una valutazione di tutti gli aspetti organizzativi in previsione di attività specifiche (banchetti raccolta firme ecc.).
8. Due appuntamenti a breve: Sabato 12 Dicembre il Gruppo P.E.A.C.E. animerà il suo consueto banchetto informativo in piazza San Secondo ad Asti, all'interno del mercatino dei prodotti biologici. Lunedì 14 Dicembre, ore 21, invece, incontro pubblico a Canelli promosso dal Circolo locale del Movimento Decrescita Felice, da Dendros e dal nostro Comitato (argomento: l'acqua come bene comune, ma anche come presenza sulle nostre tavole e come elemento da non sprecare).
Ad oggi, queste sono le 54 Organizzazioni che compongono il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche:
Acli – Agribio Piemonte - AltritAsti - Associazione “A Sinistra” – Associazione Culturale Davide Lajolo - Associazione Difesa della Piana Villanovese di Villanova d’Asti - Associazione "Il Girotondo, gruppo solidarietà Don Bosco" - Associazione Italia/Cuba - Associazione Valle Belbo Pulita - Asti Social Forum - Casa degli Alfieri - Cgil provinciale - Cgil Funzione Pubblica - Cittadinanzattiva Asti/Nizza –Coordinamento Regionale Piemonte di Civiltà Contadina - Comitato Difesa Valtiglione di Mombercelli – Comitato Difesa Valle Tanaro di Castagnole Lanze - Comitato “Insieme per cambiare” San Damiano d’Asti - Comitato Iscritti Cgil della Cassa di Risparmio Asti – Comitato Cittadini di Quarto/Asti Est - Comitato per l'Ambiente ed il Paesaggio di Portacomaro - Comitato per l’Ambiente e il Paesaggio di Vigliano d’Asti - Comitato Rocchetta G.A.I.A. di Rocchetta Tanaro - Comitato Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Territoriale di Cortiglione - Comitato Valterza Domani – Comune di Castagnole Lanze - Comune di Castello di Annone - Confederazione Cobas - Consulta delle Organizzazioni Ambientaliste della provincia di Asti - Coop. Della Rava e della Fava – Coop. Terra e Gente Albugnano - Dendros Canelli – DI-SVI Disarmo e Sviluppo – Dodiciceste - Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani - Federazione Verdi - Gruppo di Acquisto Solidale “Il Gasti” - Gruppo P.E.A.C.E. – Italia dei Valori - Legambiente Asti – Legambiente Valtriversa – Libera Asti - Lista Civica “La Città che Vogliamo” - Organizzazione Mato Grosso - Osservatorio del Paesaggio - Partito dei Comunisti Italiani - PIAM Progetto Integrazione Accoglienza Migranti - Pro Natura – Progetto Radis - Rifondazione Comunista - Movimento “Stop al Consumo di Territorio” - Tempi di Fraternità - Associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie" Castelnuovo Don Bosco - WWF Asti.