La pastasciutta, simbolo della cucina italiana e piatto ricco di tradizione, assume un significato speciale ogni anno il 25 luglio.
In questa data che ricorda l'anniversario della caduta del regime fascista, con l’arresto di Mussolini, in molte città d'Italia si organizza la "Pastasciutta Antifascista", un evento nato da un gesto semplice ma carico di valore compiuto dai fratelli Cervi nel 1943.
Per il terzo anno consecutivo anche la sezione Anpi Verzuolo-Valle Varaita, con il patrocinio del Comune di Verzuolo e la collaborazione della Proloco, organizza l’appuntamento della “Pastasciutta Antifascista”: giovedì 25 luglio alle ore 19 al Parco della Resistenza.
Offerta libera a partire da 8 euro.
Prenotazione obbligatoria entro martedì 23 luglio (fino ad esaurimento posti) tramite WhatsApp al numero 349-8937483.
L’origine della Pastasciutta Antifascista
Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo.
Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti.
I fratelli Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa.
Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta.
Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con indosso una camicia nera (forse era l’ultima rimasta?) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta.