CISTERNA D'ASTI: Appuntamenti con la Storia

Calendario
Altritasti
Data
Gio 16 Gen 2025 18:00 - 20:00

Descrizione

Appuntamenti di gennaio 2025 promossi da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano d’Asti, Museo Arti e Mestieri di un Tempo con Comune di Cisterna d'Asti e S. Damiano d'Asti, Gruppo di Studi Ebraici di Torino, Ass. “Franco Casetta”, Israt, Libreria "Il Pellicano" e Aimc di Asti.

Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti a tutte le persone interessate e validi per l'aggiornamento degli insegnanti di ogni ordine e grado.

Giovedì 9 gennaio 2025 alle 18 (videoconferenza).
Aspettando il Giorno della Memoria 2025 e l’80°anniversario della Liberazione, Susanne Ruth Raweh presenta: “Zwei menschen. Il ponte” (Voglino editrice).
Introduce Bruna Laudi. L’autrice dialoga con Gabriele Segre.
Zwei Menschen, due uomini: un comandante tedesco, il carnefice, e un medico ebreo, la vittima, si incontrano per scoprirsi gentiluomini, diventando complici in vicissitudini inumane e assurde.
Due donne, la nipote tedesca, Isabel Grube che si è a lungo si è posta domande sull'operato di quel nonno che non ha mai conosciuto, e la figlia ebrea, Susanne Ruth Raweh, si interrogano su di loro per ricostruire un nuovo ponte di dialogo, di fiducia e di amicizia.
Una storia vera. Non si racconta di eroi ma di persone concrete, con i propri conflitti, debolezze e atti di sopraffazione, tutto pur di sopravvivere. È anche la storia di un’amicizia nata tra due uomini su schieramenti contrapposti, la cui forza permette oggi il riprodursi di una nuova amicizia tra le rispettive discendenti. Fatti documentati e personaggi veri della II Guerra Mondiale.

SUSANNE RUTH RAWEH: nata in Romania nel 1938, ha lavorato come assistente di lingua tedesca e poi come terapeuta coi sopravvissuti della Shoah in tarda età come testimone della Shoah in Italia.

BRUNA LAUDI: presidente del Gruppo di Studi Ebraici di Torino.

GABRIELE SEGRE: direttore della Fondazione Vittorio Dan Segre, è esperto di temi di identità e convivenza. Specializzato in Politiche pubbliche e Leadership, ha studiato all’Università di Singapore, alla Columbia University di New York e all’Università Cattolica di Milano. Ha lavorato per anni per le Nazioni Unite occupandosi di temi di leadership e riforma dell’organizzazione. Collabora con diverse testate, tra cui La Stampa, Il Sole 24 Ore e tiene una rubrica settimanale su Domani. È l’autore di “La cultura della convivenza. Di cosa parliamo quando parliamo di politica” (2024).

 
Giovedì 16 gennaio 2025 alle 18 (videoconferenza).
Aspettando il Giorno della Memoria 2025 e l’80°anniversario della Liberazione: “Porrajmos. Lo sterminio dei sinti e dei rom”.
Dialogano Luca Bravi ed Eva Rizzin.
Porrajmos (“Grande divoramento”, “Distruzione”) o Samudaripen, (“tutti morti”). Così le persone rom e sinti chiamano lo sterminio perpetrato contro di loro durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo genocidio è rimasto per decenni colpevolmente avvolto nell’oblio. I sopravvissuti e le sopravvissute hanno custodito e tramandato all’interno delle comunità sinte e rom il fardello insopportabile della memoria, che solo da una decina d’anni viene condiviso da alcuni segmenti della società italiana. Fare memoria di ciò che è successo significa prendere coscienza delle responsabilità di ieri, per affrontare oggi con fermezza il pregiudizio, l'odio e la discriminazione che colpiscono le persone rom e sinte. In Germania questo percorso è iniziato nell’aprile del 1980 quando il Parlamento tedesco ha riconosciuto che sinti e rom erano stati oggetti di una persecuzione razziale.

LUCA BRAVI: è ricercatore presso il Dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia dell’Università di Firenze dove insegna Storia dei processi comunicativi e formativi. Si occupa di storia sociale dell’educazione in relazione alle politiche d’inclusione in Europa, di storia dei media rispetto alla loro influenza sui contesti di formazione ed educazione e di processi storici di costruzione della memoria europea in particolare in riferimento alle comunità rom e sinte.

EVA RIZZIN: è borsista di ricerca presso il Dipartimento Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (Forlilpsi) dell’Università di Firenze e Dottore di Ricerca in Geopolitica, è responsabile scientifico dell’Osservatorio nazionale sull’Antiziganismo istituito presso il Centro di Ricerche Etnografiche e di Antropologia applicata “Francesca Cappelletto” (CREAa) dell’Università di Verona. Ha partecipato a progetti di ricerca nazionali e internazionali su temi dello studio dell’antiziganismo e della rappresentazione politica e mediatica delle comunità di rom e sinti.

 
Sabato 25 gennaio 2025 alle 10,30 sala consiliare, comune di San Damiano d'Asti.
In occasione del Giorno della Memoria 2025: incontro con la storia -"Venti mesi" (Sellerio) di Renzo Segre.
Me discute Alessandro Cerrato. Sarà presente la famiglia Segre.
Introduzione a cura di Nicoletta Fasano (Israt).
A partire dal diario dell'ebreo Renzo Segre, una storia vera che non è solo memoria ma ricerca di radici, di un passato che non è poi così lontano e che ci coinvolge.

RENZO SEGRE: laureato in Economia e Commercio, era impiegato statale a Roma quando l'approvazione, nel 1938, delle leggi razziali gli fece perdere il posto di lavoro. Trasferitosi a Biella lavorò nell'azienda di famiglia fino al periodo narrato in questo diario.

NICOLETTA FASANO: storica, ricercatrice, è direttrice dell'Israt.

ALESSANDRO CERRATO: consigliere Israt, già docente di Lettere negli istituti superiori di Asti, è stato curatore dell’edizione del libro di memorie “I banditi di Cisterna” (ed. Israt) ed autore del libro “San Vincenzo martire e Santa Maria Nuova”.


Per informazioni:
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Cravanzola Giovanna, Mo Tiziana
Scuola dell'infanzia e primaria di Cisterna d’Asti
0141979476 — 0141979021.

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