Gli studenti del CPIA di Asti allo spettacolo teatrale “Fuori Norma”

A cura degli degli studenti del CPIA di Asti.
“Il lavoro dovrebbe nobilitare la vita dell’uomo, non toglierla!”.
Gli studenti dei corsi serali di Agraria, dei corsi di licenza media e di un corso di Italiano L2 hanno assistito allo spettacolo “Fuori norma” della Compagnia Liberi Pensatori Paul Valery.

Una settantina di studenti del CPIA, l’Istituto Statale Istruzione degli Adulti, ha assistito allo spettacolo teatrale che affronta il delicato e attuale tema degli incidenti sul lavoro, che si inserisce nel programma di eventi "ASTI SI'CURA", promosso dalla Prefettura di Asti nell'ambito della Settimana Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
La storia che si snoda tra cinque storie di “vittime” di incidenti sul lavoro e di mancata sicurezza sul lavoro ha profondamente colpito gli studenti del CPIA.

Come studenti lavoratori, si sono trovati immersi in storie di giovani come loro, con vite e aspettative come le loro la cui vita si è interrotta per la mancanza di sicurezza.
Si sono specchiati nelle storie reali raccontate sul palco, si sono interrogati sull’importanza della sicurezza sul lavoro.

Ecco alcune loro voci:

● Eunice Uhuwangho: Mi ha colpito la storia della ragazza morta nel crollo del Rana Plaza (L'edificio che conteneva alcune fabbriche di abbigliamento anche di note marche europee) in Bangladesh, raccontata con gli occhi del suo innamorato. E di Anila che chiamava sua mamma felice quando viene assunta nella fabbrica di surgelati dove poi è morta. La sicurezza sul lavoro è importante, la mancanza può sconvolgere vite come le nostre e non deve succedere.

● Nicoleta Vranceanu: Mi ha colpito la storia della ragazza morta nella fabbrica di prodotti surgelati in Italia, una vita giovane come la nostra strappata al futuro...Questo ci insegna quanto è importante la sicurezza sul lavoro, l’ informazione, l’importanza che ogni dipendente sia formato e messo in condizioni di sicurezza.

● Enrico Valente: “Le morti sul lavoro vengono citate come numeri, percentuali ma dietro ai numeri ci sono delle vite umane. Questo è quello che a me ha colpito dello spettacolo di questa sera , la rappresentazione della vita delle vittime del lavoro”.

● Maria Cavaliere: “Gli attori hanno portato in scena in maniera molto toccante, gli ultimi istanti di vita, di ragazzi che tanto desideravano un posto di lavoro, per migliorare la propria vita ed
uscire dalla precarietà, realizzare i propri sogni, ma che a lavoro la vita l'hanno persa, per la negligenza di chi pensa solo al guadagno.”

● Zvezdan Beganovic: “La bravura nel portare un discorso così complesso come la sicurezza sul lavoro, la maestria nel trasmettere la propria passione dal palco alle tribune per farci immergere nelle storie. Il lavoro dovrebbe nobilitare la vita dell’uomo e non toglierla per scelte non sue, nel caso di strutture pericolose o pericolose come quella rappresentate nello spettacolo.”

● Francesca Ruffino:” In queste storie si capisce l’assenza di cultura sulla sicurezza del lavoro. Un lavoratore mette passione nel lavorare, dignità e non è giusto morire così da un momento all’altro;
bisogna salvaguardarsi sempre”.

● Vera Mazza :” La storia di Nahida, morta schiacciata sotto le macerie di un palazzo in Bangladesh, e la storia di Raphael, morto impiccato durante una scena di teatro dove doveva fingere di morire e invece è morto davvero. Persone che non hanno potuto avverare i propri sogni con i propri sforzi per colpa della mancanza attenzione sulle sicurezze lavorative. Ed è per tutti noi e loro che è necessario mettere in sicurezza tutti i lavoratori.”

● Samantha Lunetta: “Mi ha commosso in quanto ognuno di loro ha raccontato la propria vita, il proprio lavoro, la propria morte: inaccettabile che possa accadere ancora la morte sul posto di lavoro”.

Il CPIA e i suoi studenti ringraziano tutte le realtà che hanno organizzato l’evento di ASTI SI'CURA, in particolare Spazio Kor , Cgil e la Prefettura di Asti che ha organizzato questa settimana di
informazione e prevenzione sulla sicurezza sul lavoro dal titolo ASTI SI'CURA.
Gli studenti del CPIA ringraziano la compagnia teatrale Liberi Pensatori Paul Valery, per averli fatti entrare nella vita di lavoratori, vittime della sicurezza sul lavoro, per il loro impegno artistico di denuncia sociale e essendo noi provenienti da 100 nazioni diverse per il loro sguardo “globale” sui diritti dei lavoratori.

In particolare, essendo lavoratori e studenti, gli studenti del CPIA e il CPIA ringraziano il Prefetto Claudio Ventrice e i suoi collaboratori, per l’impegno che mettono quotidianamente sul tema della
sicurezza sul lavoro, per aver promosso iniziative che utilizzassero un linguaggio coinvolgente e di impatto per farci riflettere sulla nostra condizione di lavoratori.

Come scuola fatta da studenti in gran parte lavoratori, ringraziamo l’Istituzione Prefettura per la sensibilità su un tema così importante per tutti noi, per tenere vigile l’attenzione, per queste attività di prevenzione e per questa settimana dedicata alla sicurezza sul lavoro dal titolo ASTI SI'CURA, affinché non debbano più accadere morti sul lavoro e diminuiscano gli infortuni.

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