Zoé in città ha riaperto le porte di un angolo magico, nella sua sede abituale al Parco Fluviale di Cuneo vicino alle piscine. Il bilancio del primo fine settimana è molto positivo, segno che la presenza del tendone e dell’accampamento di artisti di livello provenienti da diversi Paesi del mondo è ormai un appuntamento atteso dei e delle cuneesi.
Il programma di spettacoli, concerti, performance, laboratori, corsi e momenti di svago continua ancora fino al 4 agosto. Molto vari e impegnati gli eventi di questa settimana. Si inizia oggi, martedì 23 alle ore 20 con “Naufragata” - del Circo Zoé, i padroni di casa, che festeggiano per l’occasione i 10 anni di esistenza dello spettacolo. La serata continua alle 21 con il concerto di musica rap in lingua farsi di Afshin Allivand, artista iraniano rifugiato in Italia per scappare da un regime che limita la libertà d’espressione agli artisti come lui. Si rimane in Iran con la proiezione di Raving Iran, un documentario di Susanne Regina Meures: a Teheran la musica occidentale è vietata ma Anoosh e Arash non vogliono rinunciarvi, e scelgono l’illegalità: sono due dj che inseguono il loro sogno tra rave nel deserto, posti di blocco e dischi clandestini.
Inaugura mercoledì 24 ore 18 la mostra sulla Life Support, la nave di EMERGENCY. Le immagini scattate dai fotografi che hanno preso parte alle missioni permettono di conoscere da vicino l’attività di una nave SAR (Search And Rescue), l’impegno dello staff a bordo e le storie dei naufraghi soccorsi. Per rimanere in tema migrazione, e approfondire il tema dei viaggi in mare di chi tenta di raggiungere l’Europa, alle 19 MiCó APS propone un laboratorio attorno agli oggetti che più di frequente li accompagnano. Sarà l’occasione per fornire dati ed informazioni sui flussi migratori, sulle vie legali ed illegali d’accesso e sulle attuali politiche migratorie in vigore. Capire e osservare per sentire il peso del bagaglio di destini di donne e uomini per i quali, spesso, la terraferma è un miraggio.
Segue alle 20:45 lo spettacolo “Shuma” di Peppe Macauda, produzione Santa Briganti, una favola ambientata in fondo al mare che prende spunto da un fatto di cronaca del 2015, quando un ragazzino del Mali, recuperato in mare dopo il naufragio, è stato trovato con una pagella cucita all’interno della propria giacca. La creazione ha ottenuto il patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Alle 22 [01 TEMP] Concerto, una visiona sonora concepita e costruita sul concetto di errore. L’errore genera suono e luce con indeterminati valori di elettricità, creando nuove direzioni acustiche e modificando in tempo reale i piani compositivi del musicista.
Giovedì 25 luglio alle 20:45 lo chapiteau di Zoé in città ospita “Piume” di Elena Burani: uno spettacolo di “danza FragilComica tra assurdo e verità”. Un viaggio attraverso le risorse e i dolori della solitudine, nell’altalena degli stati emotivi e dei mondi interiori di una donna in attesa. A seguire il Cineconcerto dell’Orchestra Zoé, ore 22. “Lo sconosciuto” di Tod Browning, film del 1927 che unisce, con assoluta genialità, la passione alla crudeltà, la poesia all’orrore. Jean Stengel (elettronica, chitarra, tastiere), Diego Zanoli (fisarmonica, batteria), Federico Dal Pozzo (oggetti sonori) accompagneranno dal vivo la proiezione del film, dando vita ad una vera e propria colonna sonora che combina brani originali e momenti di improvvisazione collettiva.
Venerdi 26 luglio e sabato 27 luglio ad essere protagonista della scena sarà la compagnia di circo contemporaneo “La contrabbassa”, fornita di un furgone OM40 del 1971 che si apre come un antico palco itinerante. Venerdì alle ore 21:30 si presenta “Busterbagatelle” uno spettacolo pensato come una sonorizzazione originale e dal vivo del cortometraggio “One week” di Buster Keaton, a cui seguirà il cinedj set “LeBateleur”, dove La Contrabbassa offrirà downbeat-elettronica-ethno con proiezione del lungometraggio animato “Le avventure del principe Achmed”. Ad aprire la serata alle 19:30 sarà il concerto di “Etnoricerca”, un viaggio dal mar Mediterraneo verso il mare aperto, un incontro di voci e strumenti alla scoperta di musiche calorose.
Sabato alle ore 17 il teatro per ragazzi de “La contrabbassa” con lo spettacolo “Pino e Pina”, liberamente tratto dal semplice, buffo e prezioso libro di Ambrogio Borsani: “La Casa Asac”. Musica dal vivo, acrobazie, comicità, teatro di figura.
Alle 18:30 la presentazione del libro “Il nostro grande niente” di Emanuele Aldrovandi, autore e regista per il teatro e per il cinema, che sabato 27 e domenica 28 porterà a Zoé in città “L’estinzione della razza umana”. In un mondo incastrato dentro ritmi frenetici e disumani, che sottraggono tempo al pensiero e all’introspezione, l’arrivo di un virus che trasforma le persone in tacchini blocca e distorce ogni cosa. Così, le due coppie protagoniste della storia, persone comuni, portatrici ognuna di una diversa posizione filosofica della vita, si ritrovano nell’androne di un palazzo assalite da domande, frustrazioni e paure. Domenica alle ore 22:30 un trio vede Muria all’elettronica e dub mixing, Daniele Nasi jazzista, e Samu FatCat video artist, manipolare pezzi originali, remix e improvvisazioni in un viaggio tra Kingston e Atlanta, tra Londra e Lagos.
Nato nell’estate 2020, in piena pandemia globale, Zoé in città è diventato un appuntamento per la città con proposte artistiche di qualità e internazionali, ma anche uno spazio di incontro per la cittadinanza tutta, attivando il coinvolgimento di realtà che operano nel sociale. Organizzato dal Collettivo Zaratan e la compagnia Circo Zoé, Zoé in città vuole essere quindi un laboratorio di sperimentazione, un laboratorio per conoscere il mondo in cui viviamo e sentirci tutti quanti liberi di essere “libere traiettorie”. Il programma e l’acquisto di biglietti sono disponibili sull sito http://www.zoeincitta.it e sulle pagine social FB e IG “Zoé in città”.