Passepartout 2024: Limiti.
Passepartout, il festival culturale della Città di Asti, alla ventunesima edizione offre un ricco programma che tocca come sempre i temi più vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, società, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgerà da domenica 2 a sabato 8 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte.
Il direttore scientifico Alberto Sinigaglia spiega: “Il titolo Limiti allude all’urgenza di porre i limiti di trattative e di tregue ai due tremendi conflitti - Russia-Ucraina, Hamas-Israele – che producono e morte su confini da sempre contesi. Lo suggeriscono le incalzanti conquiste dell’intelligenza artificiale e i timori che si sostituisca alla nostra creatività, che addirittura diventi incontrollabile arma di guerra. Per questo la geopolitica e i progressi tecnico-scientifici saranno centrali nella rassegna astigiana. Ma affronteremo altri limiti, augurabili o temibili, che emergono dall’attualità in cui viviamo. Limiti non sembri in contrasto con la parola festival, la cui radice, festa, indica positività, piacevolezza, sorriso. A Passepartout - come avviene da 21 anni e come apprezza un pubblico crescente - si approfondiranno i temi con serena autorevolezza, relatori di indiscusso prestigio e una positiva idea di futuro”.
Passepartout 2024 affronta i grandi temi del presente. È dedicato ai limiti che ci assediano: a quelli che ci danno sofferenza o timore e a quelli che ci fanno sperare.
Limes in latino è il confine. Per i confini si stanno combattendo due guerre feroci che minacciano catastrofi più vaste. Ritorneranno al festival, in serate diverse, due protagonisti del giornalismo: Gabriella Simoni e Maurizio Molinari.
Limes significa anche sentiero, evoca la montagna, i limiti superati per conquistarne le cime, i limiti che dobbiamo imporci per non sfidarne i pericoli, più frequenti e più gravi per le mutazioni del clima. Ne parleranno lo scrittore alpinista Enrico Camanni e François Cazzanelli, guida del Cervino, conquistatore dell’Everest e di altri 8 mila metri.
Limiti dovremmo osservare nel restauro dei tesori d’arte, per non fare danni. Ricorriamo all’esperienza maturata sul territorio come soprintendenti da Luisa Papotti, Presidente del Museo del Risorgimento, e Alessandra Vittorini, Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
Limiti rischia la libertà di stampa: Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, dialoga con Vladimiro Zagrebelsky, ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Non ha più limiti (e forse dovrebbe imporsene) la televisione, che in Italia ha compiuto settant’anni? Risponde lo storico e critico televisivo Aldo Grasso.
Sembrava che tv e social media avrebbero limitato l’uso della radio. Invece, a cent’anni dalla sua nascita in Italia, appare in rilancio. Passepartout ha scelto due protagonisti: Massimo Cotto e Carlo Massarini.
Con le nuove tecnologie non conoscono limiti le invenzioni. E la creatività umana ha trovato limiti o nuove possibilità nell’era tecnologica? Se ne parla con Annamaria Testa, protagonista della pubblicità.
Quali confini di etica e diritto ha i l’intelligenza artificiale? A parlarne sarà una giurista specialista del campo, Francesca Lagioia.
Dei confini etici e giuridici davanti ai progressi della ricerca biologica potremo ascoltare la biologa Elena Cattaneo, senatrice a vita e parleremo della dignità degli esseri umani (dalla dichiarazione Dignitas Infinita del Dicastero per la dottrina della fede) con Alberto Melloni.
Due generazioni di architetti italiani al lavoro nel mondo, Renzo Piano e Carlo Ratti, a confronto sul futuro delle città, delle periferie (e del loro mestiere). Sarà presente Carlo Piano che con il padre Renzo condivide idee e progetti.
Il Metaverso e i suoi usi e abusi saranno i temi dello scrittore e giornalista scientifico Piero Bianucci e dell’imprenditore e scrittore informatico Stefano Quintarelli.
Sulle nuove frontiere della divulgazione scientifica e artistica dialogheranno il giornalista scrittore Alberto Angela e l’ex ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo, in una serata dedicata alla memoria di Piero Angela, indimenticabile amico di Passepartout.
Il 4 luglio di dieci anni fa moriva Giorgio Faletti, artista eclettico che ha avuto successo in ognuno dei suoi tre mestieri: attore, cantautore e scrittore. Fino all'ultimo presidente della Biblioteca Astense, è stato un sostenitore del nostro festival e una sua fondamentale presenza: Passepartout 2024 è dedicato a lui.
Qui il programma dettagliato.