Terzo appuntamento per il ciclo di incontri "Itinerari dal Rojava: la rivoluzione oggi", promosso dall’associazione e collettivo Zaratan in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea di Cuneo.
Il Centro di Documentazione Territoriale accoglie Davide Grasso e Caterina Tedone del Comitato di Jineolojî Europa-Italia per l’appuntamento di Giovedì 16 marzo, ore 20:45, “Donna, vita, libertà. La scienza delle donne curde”.
“Donna, vita, libertà” è uno slogan oggi molto conosciuto, gridato in tutte le piazze del mondo, specie a partire dalle proteste e dalle manifestazioni in Iran seguite alla morte di Mahsa Amini. Pochi però conoscono le origini di questo motto, che vanno rintracciate nel territorio curdo-siriano, nel Rojava, nel cuore del sistema politico chiamato “confederalismo democratico”.
I comitati di Jineolojî ("scienza donna" o “scienza delle donne”) sono nati durante la rivoluzione nel Rojava siriano contro lo Stato islamico. Si sono diffusi nel resto del mondo per affermare una scienza della libertà che adotti uno sguardo femminile sulla storia, la società e l'universo, forgiando così lo slogan "Donna, vita, libertà".
A raccontare che cos’è la “scienza delle donne” curde ci sarà Caterina Tedone del Comitato di Jineolojî Europa-Italia. Con lei Davide Grasso, che potrà condividere il suo sguardo e la sua esperienza su quella che talvolta viene definita “La rivoluzione delle donne”.
Che cosa sta succedendo nel Rojava, regione del nord-est della Siria? Perché si parla di rivoluzione e cosa vuol dire “confederalismo democratico”? Che cos’è “la scienza delle donne” e quali sono gli elementi in comune tra le lotte dei curdi e le resistenze antifasciste europee? Quel che accade in Rojava può mettere in crisi un ordine politico fondato sullo stato-nazione?
Il Collettivo Zaratan – artefice del festival Zoé in città e promotore di iniziative sociali e culturali sul territorio - prova a rispondere ad alcuni di questi interrogativi in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo.
4 incontri, 4 giovedì di marzo: 2-9-16-23 marzo, ore 20:45, presso il Centro di documentazione territoriale in Largo Giovanni Barale 1.
Al centro del programma l’esperienza e lo sguardo di Davide Grasso, cuneese trapiantatosi a Torino, filosofo, sociologo, scrittore, dal 2015 attivo tra Europa e Siria in sostegno alla Federazione democratica della Siria del Nord, si è unito nel 2016 alle Forze siriane democratiche per combattere l'Isis. In ogni incontro Davide Grasso dialogherà con degli ospiti per creare dei veri e propri itinerari che partiranno dal Rojava per ragionare su temi storici, politici e sociali cruciali per la nostra contemporaneità.
4° incontro: Giovedì 23 marzo, ore 20:45, “Soggetti pericolosi”, il film: il Rojava è in pericolo o è un pericolo?”
Proiezione del documentario “Soggetti pericolosi” e dibattito a seguire con la regista Stefania Pusateri e Davide Grasso, tra i protagonisti del film. Il film intende analizzare le ambiguità nella definizione di “pericolo” secondo lo Stato italiano, che ha inteso censurare la possibilità di testimoniare la rivoluzione curdo-siriana.
Il ciclo di incontri si propone come momento di approfondimento e vero e proprio laboratorio aperto alla cittadinanza cuneese, una finestra su un’area del mondo che recentemente è andata sotto i riflettori dei media per la catastrofe umanitaria seguita ad un devastante terremoto, ma che merita maggiore attenzione per la natura dei processi sociali in corso e per essere ancora al centro di un conflitto poco o male raccontato. In seguito alla grande partecipazione all’incontro “La rivoluzione delle donne” di ottobre 2022 (in cui Davide Grasso era ospite proprio per raccontare una parte della sua esperienza), il Collettivo Zaratan invita i cittadini presso la sede dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo per porsi una domanda necessaria e mai banale: “Siamo liberi di costruire la nostra storia?”.
Ingressi gratuiti fino ad esaurimento posti disponibili.