Il rinascimentale palazzo Chiodo (o Dalla Chiesa) nel centro storico di Cuneo, acquistato dal Comune sedici anni fa per un valore di 2,4 milioni di euro e poi tenuto in condizioni di abbandono, è stato messo recentemente sul mercato. Ma al momento non sembra essere appetibile a nessuno e con ogni probabilità resterà in proprietà comunale.
Costruito intorno al 1503, è uno dei più significativi edifici civili della città. Pur conservando ancora l'impianto originario, l'edificio è stato rimaneggiato e completato in epoche diverse; in particolare, come per molti edifici nobiliari del centro storico, tra Sei e Settecento si decise di aprire un ampio androne carraio per permettere il passaggio delle carrozze, dal quale aveva origine lo scalone principale.
Sul tetto dell’edificio nella parte su via Busca, a marzo 2015, un incendio aveva danneggiato il tetto: un rogo doloso collegato ad alcuni occupanti abusivi, ma i responsabili non sono mai stati identificati.
Il Comune ne è diventato l’unico proprietario nel 2015, alla morte della baronessa Maria Alberta Chiodo Ronchetto Salvana che, secondo l’accordo con l'ente pubblico, aveva mantenuto il diritto ad abitare nelle sue stanze all’ultimo piano "vita natural durante". Avrebbe dovuto ospitare l'ampliamento della biblioteca ma l'idea fu accantonata ritenendo che le solette non avrebbero sopportato il peso di migliaia di volumi.
Oggi Palazzo Chiodo rientra tra i beni alienabili del Comune, ma la sua storia merita maggiori attenzioni e un piano di valorizzazione concreto...