È arrivato in libreria a fine ottobre Le orchidee spontanee della Provincia Granda, il secondo libro edito da La Cevitou scritto e illustrato da Fernando Morello e Renato Lombardo.
Il libro è un contributo alla documentazione e conoscenza del grande patrimonio naturale che si può osservare dalle Langhe alla pianura alle valli cuneesi, con ben 74 specie, alle quali si aggiungono sottospecie e varietà. È anche, come spiegano Morelli e Lombardo nella presentazione, un invito a rispettarle, tutelarle e a mettere in atto azioni che contrastino la riduzione degli habitat per a causa dell’abbandono dei territori o l’introduzione di nuove colture agricole. Il volume (508 pagine con 870 fotografie a colori, € 25) è disponibile nei seguenti punti vendita: a Caraglio presso lo spazio Beico del Filatoio Rosso, la libreria Passpartout e la cartoleria-edicola Armando Luciana, a Monterosso Grana presso gli Alimentari Lerda Remo, a Pradleves presso la cartoleria-edicola Ghio Severina, a Castelmagno presso La Boutego Ousitano, a Dronero presso la cartolibreria Alice e il Centro Occitano Espaci Occitan, a Borgo San Dalmazzo presso la libreria Sognalibro, a Cuneo presso la libreria l’Ippogrifo, a Alba presso La torre, cooperativa libraria, a Fossano presso la libreria Le Nuvole, a Mondovì presso la libreria Lettera_22, a Saluzzo presso Librerie Mondadori, a Savigliano presso la libreria Messaggi.
I proventi della vendita del libro saranno destinati tutti in beneficenza, in parte alla struttura assistenziale “Casa Vittoria” di San Pietro di Monterosso Grana, che ospita le persone anziane o in difficoltà della valle Grana, e in parte all’associazione “Il Fiore della Vita OdV”, che opera a sostegno dei reparti di Pediatria e Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Savigliano e offre supporto alle famiglie dei bambini ricoverati.
«Le Alpi della nostra provincia e i territori collinari che precedono la pianura ci regalano uno hot spot di biodiversità vegetale di importanza internazionale – scrivono nella presentazione gli autori –. Tra le specie botaniche spontanee che popolano il territorio della nostra provincia spiccano le orchidee, presenti con 74 specie, suddivise in 24 generi. A queste si aggiungono le numerose sottospecie, gli ibridi, le varianti cromatiche e le anomalie morfologiche (lusus). Piccole, talvolta quasi invisibili, fragili, precarie, esposte a ogni tipo di insulto, le orchidee spontanee crescono su suoli aridi di nessun valore o nelle penombre impraticabili del sottobosco. Se assumiamo le dimensioni fisiche come parametro imprescindibile di bellezza, allora per la maggior parte di loro non c’è storia.
Le orchidee non sono creature fatte a misura d’uomo. Il loro fiore è concepito a misura dell’insetto impollinatore che le visita in cerca di nettare. Bellezze a misura di insetto, dunque, e non certo di uomo. Per un fiore l’insetto è necessario e insostituibile. Noi, gli uomini, siamo gli intrusi, spesso dannosi e letali. Guardando da vicino un’orchidea si impara che piccolo può essere bello, anzi stupendo. È questa la lezione».
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; https://www.terradelcastelmagno.it/