Un grave lutto ha colpito la Diocesi di Asti. Nella serata di lunedì 27 aprile si è spento monsignor Vittorio Croce, storico direttore del settimanale diocesano Gazzetta d'Asti, ma anche uomo di grande fede, cultura e sottile ironia.
Nato a Camerano Casasco il 23 maggio del 1941, terzogenito di Vincenzo e Cecilia, ordinato sacerdote il 29 giugno 1965, monsignor Croce è stato direttore del settimanale diocesano per 44 anni consecutivi, fino al dicembre scorso, e proprio a novembre era stato l’anima dei festeggiamenti per i 120 di Gazzetta d’Asti.
Il suo primo incarico fu a Mombercelli come vice parroco, poi dal 1968 al 1981 passò alla parrocchia di Agliano e nel frattempo si laureò in Teologia, approdando già allora nella redazione della Gazzetta d’Asti, che iniziò a dirigere di fatto dal 1975. Nel 1981 fu nominato parroco di Settime e dal 2001 al 2016 è stato vicario generale del vescovo Francesco Ravinale.
Numerose le pubblicazioni che hanno portato la sua firma, tra cui libri di ricerca teologica, di storia locale e sulle chiese dell’Astigiano, tra cui ricordiamo una pubblicazione dedicata al Cardinale Massaja. La sua ultima fatica è stato uno scritto sull'escatologia "Allora Dio sarà tutto in tutti". Insostituibile il suo impegno a favore della Diocesi, dove negli ultimi anni era stato chiamato a guidare la parrocchia di San Marzanotto.
Attento uomo prima di fede e poi di cultura, ha dedicato molto del suo impegno nel guidare e dirigere il settimanale diocesano, raccontando, specie nei suoi acuti editoriali, anni di storia e cambiamenti sociali.
"Una grande perdita per la nostra Diocesi ma anche per la città intera - sono le parole del vescovo Marco Prastaro -. Con monsignor Croce se ne va un pezzo della storia e della cultura astigiana".
"E' stato un maestro per tanti dal mondo del giornalismo a quello della teologia - continua il vescovo Marco - e un uomo di grande fede, saggezza oltre che di acume".
Don Vittorio è spirato in Seminario dopo una breve malattia.
La tumulazione avverrà giovedì 30 aprile nel cimitero di Camerano Casasco in forma strettamente privata, come dettato dalle norme di sicurezza per evitare la diffusione del coronavirus. Nella mattina di Giovedì, il Clero della diocesi è invitato a celebrare (sempre privatamente e a porte chiuse) la Santa Messa in suffragio di monsignor Croce.
Giovedì, in segno di riconoscenza e rispetto per il suo operato, alle 10, verranno fatte suonare le campane cittadine.
"Non appena i tempi lo permetteranno faremo una celebrazione in Cattedrale per ricordarlo", ha tenuto a precisare il vescovo Marco che lo ricorderà anche nella messa di domenica in diretta sul canale YouTube YouGazzetta e al termine della quale verrà mandato un video ricordo "in loving memory".
Intanto l'invito a chiunque lo voglia ricordare nella preghiera è quello di unirsi nelle recita del un rosario questa sera, martedì 28 aprile e mercoledì 29 aprile, alle 20.30, ciascuno dalle proprie case.