È attiva la piattaforma di ricerca per lavoro agricolo “Humus Job”, il cui scopo è quello di favorire contratti regolari e far incontrare domanda e offerta per il comparto agricolo, alle prese con le difficoltà a reperire manodopera stagionale, vista l’emergenza sanitaria in atto.
“Humus Job” è stato creato in Valle Grana dall’Associazione MiCò e dalla Banda Valle Grana, elaborando un progetto etico, per cui chi lavora garantisce professionalità e chi assume rispetto ed equo compensi.
«Anche in questa prospettiva appare importante il cammino intrapreso, che ha visto dimezzarsi i ricorsi al PAS di Saluzzo da parte dei produttori di frutta bargesi. Ora proseguirà con maggiore sforzo l’impegno a garantire ospitalità in loco ai lavoratori stagionali e grazie anche a “Humus Job”, e alle altre piattaforme di intermediazione della manodopera agricola, che in queste ore stanno nascendo grazie alle organizzazioni di settore, possiamo sperare che sarà garantita l’occupazione, la raccolta in tempi e metodi efficaci e quindi la disponibilità di frutta e verdura sulle nostre tavole. Perché se l’emergenza richiede sussidi, la dignità dell’uomo richiede lavoro, come ha ricordato anche recentemente Papa Francesco» spiega la sindaca Piera Comba.
Il funzionamento è piuttosto semplice. Chi è interessato può andare su www.humusjob.it, cliccare su “sei un lavoratore”. L’iscrizione è gratuita, si compila la scheda profilo, si inseriscono le informazioni personali, le esperienze maturate in agricoltura, la formazione, le possibilità di spostamento. Le aziende cercano la manodopera sulla base di esperienza, formazione e disponibilità al lavoro. Compilando questo profilo si può essere scelti da un’azienda agricola ed iniziare a lavorare con un contratto regolare. Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure 351-0686783.
L’iniziativa si colloca in un filone di proposte che il Comune di Barge sostiene da tempo per la nascita di forme di volontariato e di cooperazione all’interno del territorio, come l’Associazione Fondiaria “Valle Infernotto” e la Comunità Slow Food “Dal Bracco al Viso”.