Il 9 scorso è stato depositato presso la Procura Regionale della Corte dei Conti, a firma dei consiglieri comunali componenti il Gruppo Consiliare “Cuneo per i Beni Comuni”, un esposto inerente le vicende che si sono originate con la presentazione al Comune di Cuneo, il 22 luglio 1980, del PEC “R-4C” mediante il quale i proponenti intendevano utilizzare a fini edilizi terreni di loro proprietà per la superficie complessiva di 44.390 metri quadrati, inclusi nella zona B/8 del Piano Regolatore Generale Comunale di Cuneo.
I temi dell’esposto riguardano, anche, il fatto che, ad oggi, a distanza di praticamente quaranta anni dalla presentazione, l’iter del PEC non è concluso, posto che i rapporti tra il Comune di Cuneo e la Eurofim Immobiliare S.r.l., soggetto che ha concentrato su di sé l’operazione urbanistica in argomento, succedendo agli originari proponenti, non sono giunti a termine, non essendo state trasferite al Comune di Cuneo le opere di urbanizzazione primaria previste, né avendo avuto luogo la cessione al Comune di Cuneo dei dovuti posti auto ad uso pubblico.
A fronte della odierna condizione di incompiutezza della “pratica edilizia” il Comune di Cuneo, a nostro avviso, in presenza di evidente controversia con la Eurofim Immobiliare S.r.l., non ha assunto le iniziative occorrenti alla tutela delle ragioni, anche economiche, e dei diritti della Civica Amministrazione, con ritenuto danno per la medesima, e dunque possibili profili di responsabilità contabile.
Le ripetute, articolate, sollecitazioni avanzate dal nostro Gruppo Consigliare alla Giunta Comunale, con Interpellanze e Ordini del Giorno, hanno ricevuto sia dalla Giunta Comunale sia dalla maggioranza consigliare solo risposte evasive, autoassolutorie, ed in ultimo fuorvianti.
Ciò che è accaduto è stato portato a conoscenza del Procuratore della Corte dei Conti per le valutazioni che competono alla autorità contabile, già che, a nostro avviso, oltre ad altro, è stato disatteso il “PIANO GENERALE DEI PARCHEGGI” elaborato dall’architetto Piero Saglietto l’8 marzo 2002, con la ipotizzata mancanza di almeno 3.000 metri quadrati di parcheggio ad uso pubblico di prevista realizzazione ai piani interrati del complesso “Agorà”.
Cuneo per i Beni Comuni