Una legge che non riconosce la protezione ai migranti per motivi umanitari, cancellando la protezione umanitaria per i casi legati allo stato di salute, alla maternità, alla minore età, al tragico vissuto personale, ai maltrattamenti e dolori affrontati nel viaggio verso l’Italia.
Una legge che impedisce il rinnovo della protezione umanitaria da parte dei migranti che ne avevano diritto e che quindi genererà circa 60 mila nuovi irregolari in due anni. Questi nuovi clandestini non potranno essere rimpatriati nei paesi d’origine sia per mancanza di fondi e sia, soprattutto, per la mancanza di accordi bilaterali con i governi dei paesi di origine, governi spesso corrotti e non democratici. Pertanto costoro si riverseranno nelle strade delle nostre città senza diritti, senza tutele e senza la possibilità di lavorare in regola. In questo modo si alimenta la delinquenza, il lavoro nero, lo sfruttamento del lavoro e della prostituzione, anche giovanile.
Una legge che esclude queste persone dal servizio sanitario nazionale.
Una legge che, nonostante l’approvazione in Parlamento, suscita dubbi di costituzionalità perché contraria ai Principi Fondamentali della Costituzione: contrario all’articolo 2 che riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, contrario all’articolo 3 che sancisce l’uguaglianza di tutti gli uomini, contrario all’articolo 10 che tutela lo straniero sul territorio italiano.
Ci siamo indignati sui social quando il 30 novembre abbiamo visto i primi effetti del decreto sicurezza, ossia quando 24 migranti, tra cui persone vulnerabili come bambini e una donna incinta, in possesso della protezione umanitaria sono stati costretti ad allontanarsi da un centro d’accoglienza di Crotone e sono stati sbattuti per strada, al freddo e senza un tetto sotto il quale dormire.
ADESSO BASTA! Siamo cittadini, associazioni, enti del terzo settore, sindacati e forze politiche che pensano che non si possa avere meno diritti e meno libertà in cambio della sicurezza. Dunque è giunto il momento di scendere in piazza per dire NO a questa legge e per dire SI’ a leggi che favoriscano l’inclusione sociale e non l’esclusione, per dire SI’ alle libertà democratiche affermate nella Costituzione, la carta fondamentale del nostro Paese.
Sabato 22 dicembre ci ritroviamo in Piazza Michele Ferrero alle ore 15.00 per marciare nelle vie del centro e dirigersi in Piazza Garibaldi, luogo della manifestazione.
I primi a sottoscrivere sono:
Alba Attiva e Solidale, Alba Città per Vivere, Anolf CISL Alba, A.N.P.I Alba, Associazione "Progetto solidarietà Cristo Re", Associazione "Valori e Beni comuni", Caritas Alba, CGIL Alba e Cuneo, Circolo del Partito Democratico di Alba-Roddi, Collettivo De-generi, Compagnia di Iniziative Sociali, Cooperativa sociale Alice, Cooperativa sociale Orso, Emergency Alba, Garante Comunale delle persone private della libertà- Alba, Giovani Democratici Alba, Gruppo "Donne in nero contro la guerra Alba"Impegno per Alba, gli studenti del Liceo Da Vinci, U.I.L. Alba, Welcome Refugees Italia.