Sabato 25 novembre, dalle 17 alle 18, saremo in via Maestra angolo via Paruzza per manifestare il nostro sostegno al percorso avviato a livello mondiale verso il disarmo nucleare e la nostra richiesta che l’Italia si decida a parteciparvi, si liberi delle testate nucleari ospitate a Ghedi ed Aviano, inizi un vero processo di disarmo.
A tutti/e un cordiale invito a diffondere l’informazione e a partecipare. Le donne in nero contro la guerra - gruppo di Alba
Passi verso il disarmo nucleare - perché in Italia non se ne parla nemmeno?
- il 7 luglio 2017 - l’assemblea dell’Onu ha approvato un trattato per la proibizione delle armi nucleari, con il voto favorevole di 122 nazioni; l’Italia non ha partecipato al voto.
- dal 20 settembre 2017, per 90 giorni, il trattato è aperto alla firma degli Stati ed entrerà in vigore quando almeno 50 Stati lo avranno sottoscritto. In Italia non se ne parla
- il 6 ottobre 2017 - il comitato per i Nobel di Stoccolma ha assegnato il Nobel per la pace alla Campagna ICAN, rete internazionale di associazioni, per il ruolo svolto nell’elaborazione del trattato. Il premio sarà consegnato il prossimo 10 dicembre
- Il 10 e 11 novembre diversi premi nobel per la pace e rappresentanti di molti paesi si sono incontrati in vaticano per un convegno su “prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale”
Chiediamo che l’Italia sottoscriva subito il trattato per la proibizione delle armi nucleari
e smetta di ospitare bombe atomiche nelle basi militari di Ghedi (Bs) e Aviano (Pn)
E diciamo basta al continuo aumento delle spese militari!
Infatti nelle previsioni del Governo per il 2018 le spese militari aumenteranno ancora
- per il solo ministero della Difesa si passa da 20,3 a quasi 21 miliardi (+3,4% dal 2017 e +8% dal 2015).
- crescono del 10% i fondi per l’acquisto (e manutenzione) di nuovi armamenti - mentre diminuiscono del 5% i capitoli per la sicurezza interna.
- nel ministero dello Sviluppo Economico si programmano nuovi aerei e navi militari (tra cui una nuova portaerei) e nuovi carri armati e blindati: 3,5 miliardi (+5% sul 2017)
- il ministero dell’Economia stanzia 1,3 miliardi per le missioni militari all’estero
- mezzo miliardo è previsto per il mantenimento delle basi militari Usa in Italia
- 130 milioni il contributo alle spese della Nato il totale di previsione di spesa militare per il 2018 supera i 25 miliardi di euro un miliardo in più rispetto al 2017 (+4%) e circa due miliardi in più rispetto al 2015 (+9%).