Sito Unesco Paesaggi vitivinicoli: un milione di euro in arrivo

Lavorare insieme con i sindaci e le associazioni del territorio, intervenendo sui piani regolatori in maniera coordinata, nell’ottica di una pianificazione paesaggistica e urbanistica che tenga conto dell’unicità del sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato. È la modalità operativa messa in atto per la revisione della rete di tutela del sito Unesco piemontese, illustrata in un seminario a Torino, cui hanno preso parte fra gli altri l’assessore all’Ambiente, Programmazione territoriale e paesaggistica della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia e l’architetto Francesca Riccio dell’Ufficio Unesco di Roma del Ministero dei Beni culturali e del turismo.
Un’occasione per presentare i passi avanti fatti dopo l’iscrizione al patrimonio mondiale, avvenuta nel giugno 2014, dagli enti responsabili della gestione del sito: Regione, Province, Comuni e Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli.

«Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore Valmaggia – è impostare una modalità di lavoro e un percorso comune affinché le politiche di valorizzazione del paesaggio diventino concrete e condivise nei modi e nei contenuti. Un lavoro di sperimentazione e un’anticipazione di una modalità che ci proponiamo di estendere a tutto il Piemonte: ragionare in un’ottica sovracomunale e intercomunale».
Nel 2016 particolare attenzione nell’erogazione dei finanziamenti per i Piani regolatori generali è dedicata ai territori inseriti nel sito Unesco, sia per i comuni inseriti nella “core zone” sia per quelli che si trovano nelle “buffer zone”, attribuendo loro priorità nella concessione dei contributi. Tutti i Comuni inseriti nel sito, esclusi quelli con popolazione superiore ai 5000 abitanti, hanno presentato le domande di contributo (circa 100) sia per gli studi paesaggistici sia per le varianti.

«Si prevede – ha aggiunto Valmaggia - di procedere quanto prima con l’impegno delle risorse finanziarie, pari ad 1 milione di euro, stanziate nel bilancio regionale per l’anno 2016 e appositamente richieste per l’erogazione dei contributi previsti dalla legge regionale». Fondi che verranno assegnati in via prioritaria ai comuni dell’area Unesco organizzati in forma associata.
Nel settembre 2015 la Giunta regionale ha approvato le Linee guida per l’adeguamento dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi alle indicazioni di tutela per il sito Unesco, uno strumento finalizzato alla crescita della consapevolezza comune dei valori riconosciuti e a una comune intenzione della loro salvaguardia e valorizzazione.

«L’analisi paesaggistica è il contenuto innovativo delle Linee guida che determina un nuovo approccio nella redazione del piano regolatore e del regolamento edilizio, attento sia agli aspetti percettivi del paesaggio sia alla qualità dell’edificato, dando particolare rilievo alla riqualificazione degli elementi che l’analisi percettiva individua come in contrasto con il contesto», ha concluso l’assessore Valmaggia.
Nel corso del 2015 quattro amministrazioni locali, due comuni e due Unioni di comuni, hanno siglato con l’Assessorato all’Ambiente delle intese per sperimentare l’applicazione delle Linee guida, e la redazione dell’analisi paesaggistica.
Lavorare insieme con i sindaci e le associazioni del territorio, intervenendo sui piani regolatori in maniera coordinata, nell’ottica di una

pianificazione paesaggistica e urbanistica che tenga conto dell’unicità del sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e

Monferrato. È la modalità operativa messa in atto per la revisione della rete di tutela del sito Unesco piemontese, illustrata in un seminario a

Torino, cui hanno preso parte fra gli altri l’assessore all’Ambiente, Programmazione territoriale e paesaggistica della Regione Piemonte, Alberto

Valmaggia e l’architetto Francesca Riccio dell’Ufficio Unesco di Roma del Ministero dei Beni culturali e del turismo.
Un’occasione per presentare i passi avanti fatti dopo l’iscrizione al patrimonio mondiale, avvenuta nel giugno 2014, dagli enti responsabili della

gestione del sito: Regione, Province, Comuni e Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli.

«Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore Valmaggia – è impostare una modalità di lavoro e un percorso comune affinché le politiche di

valorizzazione del paesaggio diventino concrete e condivise nei modi e nei contenuti. Un lavoro di sperimentazione e un’anticipazione di una

modalità che ci proponiamo di estendere a tutto il Piemonte: ragionare in un’ottica sovracomunale e intercomunale».
Nel 2016 particolare attenzione nell’erogazione dei finanziamenti per i Piani regolatori generali è dedicata ai territori inseriti nel sito Unesco,

sia per i comuni inseriti nella “core zone” sia per quelli che si trovano nelle “buffer zone”, attribuendo loro priorità nella concessione dei

contributi. Tutti i Comuni inseriti nel sito, esclusi quelli con popolazione superiore ai 5000 abitanti, hanno presentato le domande di contributo

(circa 100) sia per gli studi paesaggistici sia per le varianti.

«Si prevede – ha aggiunto Valmaggia - di procedere quanto prima con l’impegno delle risorse finanziarie, pari ad 1 milione di euro, stanziate

nel bilancio regionale per l’anno 2016 e appositamente richieste per l’erogazione dei contributi previsti dalla legge regionale». Fondi che

verranno assegnati in via prioritaria ai comuni dell’area Unesco organizzati in forma associata.
Nel settembre 2015 la Giunta regionale ha approvato le Linee guida per l’adeguamento dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi alle

indicazioni di tutela per il sito Unesco, uno strumento finalizzato alla crescita della consapevolezza comune dei valori riconosciuti e a una

comune intenzione della loro salvaguardia e valorizzazione.

«L’analisi paesaggistica è il contenuto innovativo delle Linee guida che determina un nuovo approccio nella redazione del piano regolatore e

del regolamento edilizio, attento sia agli aspetti percettivi del paesaggio sia alla qualità dell’edificato, dando particolare rilievo alla

riqualificazione degli elementi che l’analisi percettiva individua come in contrasto con il contesto», ha concluso l’assessore Valmaggia. Nel

corso del 2015 quattro amministrazioni locali, due comuni e due Unioni di comuni, hanno siglato con l’Assessorato all’Ambiente delle intese per

sperimentare l’applicazione delle Linee guida, e la redazione dell’analisi paesaggistica.

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